Sigillo tedesco a Auckland, il terzo consecutivo per Julia Goerges, regina a 29 anni. Dalla sconfitta a Pechino con Barbora Strycova, un filotto di straordinario livello. In primis l'assolo a Mosca, poi la replica al WTA Elite - epilogo con Coco Vandeweghe - infine la conferma all'ASB Classic per tendere una mano al 2018. Bussa alla porta delle prime dieci del mondo la Goerges, da domani n.12 del ranking e in costante ascesa. L'atto ultimo è sostanzialmente perfetto, una partita d'attacco, senza alcun timore reverenziale verso un'istituzione del circuito, Caroline Wozniacki. Gratuiti ridotti al minimo, oltre 40 vincenti. Un torneo senza macchia, un solo set concesso lungo la via - peraltro al 1T a Monica Puig. 64 76(4) il punteggio finale.
Si tratta della sesta vittoria in carriera per la Goerges contro la Wozniacki, la seconda di fila a Auckland dopo quella maturata ai quarti nel 2017.
Il match assume un indirizzo preciso da subito. La Goerges costruisce la decisiva rottura nel primo gioco. Risposta di dritto lungolinea, Wozniacki inerme in uscita dal servizio. Pallina alla mano, la tedesca è ingiocabile, sfrutta a pieno l'ausilio della prima, conferma l'allungo e non rischia sostanzialmente mai. La danese prova a mettere sul piatto personalità e resistenza, nel decimo gioco recupera due quindici e si affaccia sul 30-30. Disco rosso, perché la Goerges sigilla l'ace e manda agli archivi il set. 64. Discorso similare nel secondo. La Wozniacki è in affanno quando chiamata a proporre una seconda adeguata. 3/12 nel parziale senza prima. Perde nuovamente la battuta all'alba, si trova sotto 20 e quindi costretta a risalire la china. Si aggrappa con carattere alla contesa, gioca bene, stimola la Goerges. Caroline trascina la rivale al limite, lungo un filo sottile, ma non pecca mai nei momenti topici la nativa di Bad Oldesloe. L'aggancio si materializza nell'ottavo game, quando la Goerges, per la prima e unica volta nel confronto, presta il fianco al servizio. La Wozniacki si appaia e poi firma il sorpasso. Si approda così al tie-break. Scambio di eleganti rovesci in apertura, ma è la zona centrale a determinare il duello. La tedesca si apre il campo con un'accelerazione di rovescio, prima di ricamare il punto col dritto. 53, spallata definitiva. Il servizio, poco dopo, pone la ciliegina sull'ennesima giornata di gloria di Julia Goerges. 7 punti a 4, 76. Sorriso teutonico.