A Singapore, tennis ed emozioni. La giornata asiatica eleva Wozniacki e Williams e condanna, al contempo, Pliskova e Garcia. La danese regola in due parziali la ceca, l'americana recupera un set di svantaggio e si impone sulla transalpina al terzo. Domani l'atto finale.
La partita tra Wozniacki e Pliskova è di livello altissimo. Una finale anticipata, come annunciato in sede di presentazione. Soluzioni di potenza alternate a improvvisi colpi di fioretto. Un equilibrio assoluto a certificare la bellezza della contesa. Il parziale d'apertura - come sottolineato successivamente dalla Wozniacki - è il punto di volta, la chiave per indirizzare la sfida. Il tie-break è eterno, si oscilla sui due versanti senza una direzione definita. 11 punti a 9 per la danese, dopo una strenua difesa. La spallata in apertura di secondo sembra definitiva, la Wozniacki si porta sul 31, con break. Reazione da fuoriclasse della Pliskova. Con un rovescio devastante firma il suo ritorno, a 0 tiene poi la battuta. Una demi-volée nei pressi della rete strappa l'applauso convinto. Caroline incassa e replica. Seconda frustata, questa volta senza appello. La Pliskova, ormai nuda, si getta avanti senza nulla in mano, passante e pugnetto. Partita agli archivi poco dopo. 63.
A seguire, spazio a Williams e Garcia, due sopravvissute della fase a gironi. La francese esce meglio dai blocchi, non riesce a scrollarsi di dosso la rivale, ma dà la sensazione di comandare il gioco, di gestire lo scambio. Ha più volte sulla racchetta lo scacco matto, ma tentenna. Al prolungamento, Venus cede il passo, 7-3. Inizia qui un'altra partita. Venere bussa alla porta della Garcia, rottura immediata. 20 e muro a stelle e strisce. Oscura tre palle break, assorbe meglio dell'avversaria le difficoltà naturali senza l'ausilio della prima, pareggia il conto set. 62. Il terzo vive d'inerzia, almeno per 7 giochi. La tennista al servizio detta il ritmo, con la prima le due aprono il campo e mettono a referto punti rapidi. L'attesa scossa nell'ottavo game. La Garcia si espone, fatale la seconda palla break. Game, set and match? Non ancora, c'è spazio per l'ultimo brivido. Tre quindici in fila per la transalpina, tre palle per tuffarsi nuovamente nella lotta. Serafica Venus. Riflettori e filotto d'oro. 63, è in finale.