Si alza il sipario. A Singapore - mattinata in Italia - iniziano le finals WTA. Dopo la cerimonia d'inaugurazione, primo match di cartello. Per il gruppo bianco, si sfidano Karolina Pliskova e Venus Williams. Terzo confronto in carriera tra le due, il bilancio è in parità, un successo per parte. Al WTA Elite, nel 2015, assolo di Venus - 75 76 - l'anno successivo, all'US Open, replica ceca - 76 al terzo. La tennista americana raggiunge in sordina l'appuntamento. A 37 anni, occorre gestire corpo e mente, programmare con attenzione gli impegni. Venere in questo ha pochi eguali, come confermano i picchi slam del suo 2017. Dopo la semifinale a Flushing Meadows - resa con Sloane Stephens, poi regina - un assoluto silenzio, interrotto solo dalla presenza ad Hong Kong - secondo turno e stop con la Osaka. Difficile quindi carpire la condizione della fuoriclasse a stelle e strisce. Karolina Pliskova insegue invece un acuto, assente ormai da alcune settimane. Dopo la semifinale a Cincinnati, mai oltre i quarti.
Non prima delle 13.30, il secondo match. Jelena Ostapenko - a Parigi il primo slam di carriera - attende Garbine Muguruza, per molti la vera n.1 del circuito. Per superficie e trascorso, giusto dare alla spagnola un leggero vantaggio, ma la lettone non parte certo battuta. Nella stagione corrente, W Muguruza a Roma, pronta replica Ostapenko a Wuhan. Jelena giunge a Singapore ingigantita dal sigillo di Seoul e dalle buone cose di Wuhan e Pechino - semifinale in entrambi i tornei - pronta ad incrinare il muro della nativa di Caracas. L'ultima Muguruza, invece, è quella di Pechino. Apparizione lampo, ritiro nel corso della partita con la Strycova. A Cincinnati, un titolo pesante, da allora, quarto turno all'US Open, semifinale a Tokyo con la Wozniacki e quarti a Wuhan, prima, come detto, di Pechino.
Il programma della 1^ giornata
Ka.Pliskova - V.Williams
Muguruza - Ostapenko