L'urlo, fiero, di Maria Sharapova. Si afferma al terzo, questa volta in modo perentorio. Supera per l'ottava volta in altrettante sfide la connazionale Makarova - secondo sigillo nel 2017 dopo quello di Stoccarda - allontana le nubi post Sevastova - W al prolungamento del parziale decisivo - e si proietta al terzo turno, con licenza di stupire. Tennis alterno, una costante fin dal rientro in campo, ma rabbia agonistica senza eguali nel circuito. Deve crescere, ma fa paura, a tutte. A Pechino, 64 46 61 Masha.
Procede spedita anche la marcia di Simona Halep. Una porzione in difetto dopo la finale di Cincinnati, premature eliminazioni all'US Open, per mano proprio della Sharapova, e a Wuhan, stritolata dalla Kasatkina. Al China Open, bissa il successo d'esordio, dominando il set d'avvio con la Rybarikova, prima del ritiro di quest'ultima nelle prime battute del secondo. 61 21, poi lo stop.
Rimarchevole anche la vittoria di Petra Kvitova. Spegne la Lepchenko, in palla in questo periodo. Per l'americana, qualificazioni e terzo turno a Wuhan. Qui, percorso per accedere al main draw senza macchia, a seguire 1T con la Tsurenko. La Kvitova non presta il fianco, senza sbavature archivia la pratica con un doppio 64, centrando la settima W con la Lepchenko, la seconda a Pechino (la prima nel 2013).
Daria Kasatkina piega la spagnola Arruabarrena - 64 75 - la Vesnina, favorita dai problemi fisici della Linette in apertura di torneo, controlla la Duan, presente grazie a una wild card alla competizione asiatica. 63 62. Infine, la Strycova - 1T con la Muguruza, limitata da un virus contratto a Wuhan e costretta ad alzare bandiera bianca nel corso del match - si aggiudica un incontro interessante con la Goerges. Terzo squillo del 2017, dopo Biel e Praga, 64 62, la ceca vola al terzo turno e sfida la Gavrilova (63 20 con la Vandeweghe, poi la resa a stelle e strisce).