Anastasija Sevastova raggiunge i quarti di finale agli US Open. Batte una Maria Sharapova fallosa e sempre meno pungente con il passare del tempo. La lettone affronterà Stephens.
Gli occhi di Maria Sharapova ghiacciano di nuovo l'atmosfera dell'Arthur Ashe. L'ostinatezza e la grandezza di una campionessa, tornata dopo aver scontato la squalifica. Affronta Anastasija Sevastova, giocatrice dalla mano fatata.
Nelle prime battute, i turni di servizio sono molto delineati. Il servizio piatto e pungente della Sharapova costringe l'avversaria alla risposta contenuta, caratteristica che la porta a poter attaccare agevolmente e con profitto. Risponde ottimamente la Sevastova, che compensa con una grande varietà di colpi e soluzioni, un servizio tutt'altro che straripante. Molto ben eseguito il dropshot nascosto, che offusca le idee a Masha. Il servizio regge sino al 2-1, poi si apre il lotto dei break. Il tennis certosino della Sevastova - fatto di ricami e complicate geometrie, puntando molto su back - soccombe alla pura potenza del braccio della russa, che lancia missili capaci di bucare la non irresistibile difesa della sua dirimpettaia. Inoltre soffre a mettere in campo la 1°, scoprendosi assai vulnerabile con la 2°. A 15, si prende il break. Due turni di servizio ad appannaggio del servizio, poi di nuovo bagarre: Maria sale facilmente 40-15, si guadagna due palle game importanti, ma sul più bello spegne la luce. Gravi errori di manovra e di costruzione, la russa cede il break ai vantaggi. Il set prende la piega del servizio, con le due giocatrici sicure dei propri mezzi quando stringono il feltro della pallina. Sul 6-5, il prolungamento sembra l'unica via percorribile, ma la battuta abbandona la lettone. Le seconde mandano a nozze la Sharapova; break & set.
Muta la trama del secondo set. Sharapova scende con le percentuali in battuta, non trova ritmo negli scambi e sbaglia eccessivamente. Inoltre trova una Sevastova nettamente più centrata, e con altra stoffa da fondo. Riesce ad agguantare i vantaggi, poi scuoia la russa prendendosi il break. Lo smacco non va giù alla Sharapova, che tenta in tutti i modi di far cadere il muro della sua avversaria, che - quando serve - alza di molto le percentuali al servizio. E' un parziale che scivola via molto velocemente, con Masha che - però - rischia sempre di più nei suoi turni in battuta, salvandosi solo grazie ad un grande acume tattico ed alcuni colpi che solo lei sa sciorinare. Le si apre uno spiraglio nell'ottavo game, ma le due palle break volano via. Non ci sono più ribaltamenti di fronte, Sevastova centra l'obiettivo. Terzo.
Nell'ultimo set disponibile, Sharapova scende ancora con la pesantezza di colpi, offrendo tante palline di facili lettura. Oltre a ciò, una vescica alla mano destra - poi curata durante l'MTO - la fa scendere immediatamente 3-0, prima di recuperare un break e stazionare sul 3-1. La Sevastova timbra un'altro allungo nel 7° game, e vince il match non senza patemi.
(16) A. Sevastova b. M. Sharapova 5-7 6-4 6-2