Simona Halep conferma il suo maggior feeling con il rosso e raggiunge Jelena Ostapenko nell'atto finale del Roland Garros 2017. Nulla da fare per Karolina Pliskova, brava a reggere di potenza e nervi finchè ha potuto
Le peculiarità della Pliskova vengono subito a galla. La ceca osa, attacca, non lavora lo scambio, ma bensì prova a cercare l'angolo spingendo con foga sull'acceleratore. Va avanti nel punteggio, ma la sfrontatezza non paga; Halep lavora meticolosamente ai fianchi, la costringe a giocare difficile e senza appoggi. E' break a 15. Simona, però, ha il personale tallone d'Achille nel servizio, troppo debole e poco lavorato per far male all'avversaria, che - da buona amante del cemento - spinge in risposta ed accorcia lo scambio guadagnandosi due palle break. La rumena è un grillo, si piega, varia come il tempo a Parigi e trasporta il game ai vantaggi. Alla terza occasione, conferma l'allungo. Karolina la segue a ruota, prova a rimanere in scia poggiando sul pesante servizio e sulla sbracciata in uscita dallo stesso, ma ricava ben poco. Halep - dal canto suo - continua nel suo lavoro certosino di rendere i colpi più scomodi e arguti possibili. Non capitalizza due set ball in risposta, mette in cassaforte il set in battuta.
Pliskova continua ad accarezzare i propri limiti, ad affrontarli brutalmente; Halep non l'aiuta contrapponendo colpi profondi difficili da controllare a back affettati e smussati. La partita scivola via secondo il volere del servizio, mentre il primo strappo proviene proprio dalla giocatrice meno quotata. Karolina divora la pallina, anticipa in risposta, sente le corde strillare e punta egregiamente il mirino pulendo gli angoli. Ne viene fuori un break inaspettato che scarrozza la ceca verso il terzo set, la quale è brava anche ad inibire un possibile contro break immediato. Si va al terzo
Karolina torna a sbandare pericolosamente e vertiginosamente, mentre la rumena è tranquilla in battuta e crescente in risposta. Si difende con maestria, pazientemente arrembante come una lavandaia intenta a smacchiare vestiti. Guadagna una palla break -non sfruttata - nel secondo game, si ripete con esito diverso due giochi più tardi, quando sale 30-40 prima di affilare gli artigli con un dritto in corsa da cineteca che prende d'infilata la sua dirimpettaia. Riemerge bene dal 15-40, non sfrutta una palla break/set/match e viene punita dalla Pliskova, che imbecca il contro break ripagando la Halep con la stessa moneta con cui era stata colpita: passante in corsa. Eppure la possibilità di riaprire il match sfuma, vista la disfatta tattica della ceca che sbaglia praticamente tutto e annega nel suo stesso brodo. In finale c'è Simona
(3) S.Halep b. (2) K.Pliskova 6-4 3-6 6-3