La tre volte campionessa Maria Sharapova entra in un Foro in fervida attesa. Dopo la visita al Colosseo, Masha viene acclamata sul rettangolo rosso della capitale. Divina, apre le danze femminili sul campo centrale. Si impone, la Sharapova, in due set, trovando il suo tennis con lo scorrere dei minuti. L'avvio è incerto, il primo parziale difficile. Consegna più volte la battuta alla McHale, prima di emergere al tramonto del set d'apertura e sigillare il successo nelle fasi iniziali del secondo. 64 62 per la Sharapova, pronta ora al secondo turno con la Lucic. 

Terzo torneo, dopo il chiacchierato rientro, per Maria. Stoccarda, Madrid, e ora Roma. Condizioni diverse e i primi colpi certificano i problemi della russa, specie in battuta. La prima fatica ad incidere, manca la giusta misura. Errori soprattutto in lunghezza, la McHale, aggressiva, ne approfitta. Break e 10 a stelle e strisce. La McHale non ha però il cinismo per allungare subito, sale 40-15, ma si espone al ritorno della Sharapova. Fuga che prende forma poco dopo, quando la Sharapova capitola nuovamente. Sotto 31, Masha rialza la testa, un ruggito che limita l'incedere, fin lì autoritario, della McHale. La divina della racchetta riesce a mettere la testa avanti sul 54, la pressione schiaccia le spalle della McHale, arriva la rottura che consegna il parziale ad una Sharapova francamente modesta. 

L'equilibrio cede il passo a carisma e personalità. La Sharapova cambia letteralmente marcia, cavalca un poderoso rovescio, sfrutta le debolezze della McHale. La nativa di Teaneck si consegna in modo evidente, quattro doppi falli - spesso nelle fasi che indirizzano la contesa - due soli punti con la seconda di servizio. Il break, nel secondo gioco, porta la Sharapova al comando, in battuta, la russa sbatte la porta, non offrendo alcun appiglio. 30 e pilota automatico. La McHale prova a sbloccarsi, si ancora al match, più con coraggio che con reali idee. L'unico brivido, un piccolo passaggio a vuoto in realtà, in chiusura per la Sharapova. Perde il servizio, ma il divario è considerevole. La sfida termina all'ottavo gioco, 62 di stampo russo. Bentornata Maria.