Ultimi battiti di qualificazione nella domenica capitolina. Il Foro osserva, gremito, l'evolversi della lotta per il tabellone principale. Otto partite, poche sorprese. Daria Gavrilova è presenza "non dichiarata". Un errore, un percorso più lungo del previsto. Passa dal labirinto di qualificazione, ma sboccia comunque, lei tennista di primo piano. Con la Mattek, un buon test in vista di altri impegni, di certo più probanti. 62 64, è della partita. 

Con lei, Jelena Ostapenko. Procede a strappi, si incarta, cede il primo. Sulla terra, però, è nel suo habitat, la polvere esalta la sua anima guerriera, risale ed esulta dopo oltre due ore. 64 al terzo, la Barty abbassa capo e racchetta. La Ostapenko, già finalista in stagione su questa superficie, deve crescere per giocarsela con le prime della classe. 

Il talento della Bellis illumina l'impianto romano, 63 61, uno schiaffo alla specialista Sorribes Tormo. La Barthel è più lucida della Lepchenko al tramonto di partita - 75 76 - la Vekic rifila doppio 63 alla Hibino. Soffre, non poco, la Petkovic. L'avvio della Dodin è pregevole, ma la Petkovic strappa il prolungamento del secondo e da lì inizia la sua cavalcata. Nel confronto asiatico tra Wang ed Ozaki, è la prima ad avere parola, la Kontaveit, infine, piega in rimonta la Duque. 

Risultati 

Gavrilova - Mattek-Sands 62 64 

Ostapenko - Barty 57 64 64 

Bellis - Sorribes Tormo 63 61 

Barthel - Lepchenko 75 76(4) 

Vekic - Hibino 63 63 

Petkovic - Dodin 36 76(6) 62 

Wang - Ozaki 62 60 

Kontaveit - Duque Marino 36 62 75