Già vincitrice agli Internazionali d'Italia femminili in tre occasioni (2011, 2012 e 2015, ultimo trofeo messo in bacheca in carriera), Maria Sharapova torna a Roma accompagnata dalla consueta fame di successi. La russa, rientrata nel circuito solo poche settimane fa dopo gli oltre dodici mesi di squalifica per positività al Meldonium, rimane la tennista più seguita del circuito, in particolar modo adesso, in un momento in cui Serena Williams è fuori causa, alle prese con la sua gravidanza. 

E' una Sharapova tranquilla e determinata, quella si racconta a La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, e che spiega quale feeling specialissimo sia nato con il torneo del Foro Italico: "Qui a Roma ho ricordi indimenticabili: mi torna spesso in mente il giorno in cui ho vinto per la prima volta il torneo e alzato al cielo il trofeo - dice la bella siberiana davanti ai taccuini di Federica Cocchi - quella fu la mia prima vittoria importante sulla terra, quella grazie alla quale ho trovato la mia piena maturazione del mio gioco sul rosso. Una vittoria che mi ha dato grande fiducia nei miei mezzi e chi mi ha poi aiutata a vincere il Roland Garros, facendomi crescere sia come giocatrice che come persona. Sin da piccola sognavo di diventare una giocatrice importante e partecipare a questo torneo, che si disputa in un posto particolare, pieno di fascino e storia. Quando sono venuta qui per la prima volta ero davvero giovanissima: rimasi impressionata dalla bellezza di questa città. Poi c'è il pubblico, che riesce sempre a creare un clima piacevole, in grado di darti la carica giusta. E' un pubblico competente, che ama lo sport in generale, non solo il tennis. Tifosi troppo rumorosi? No, poi io amo il casino, ci sguazzo: è con questa passione che gli atleti riescono a tirare il meglio di se stessi. Quello di Roma è un torneo che mi piace tantissimo, in genere vengo qui accompagnata da mia mamma, per provare a staccare con una passeggiata nelle vie del centro e respirare un po' di atmosfera europea". 

Un'atmosfera che la russa non vive quotidianamente, essendo ormai residente da anni negli Stati Uniti: "Vivendo in America, non è facile vedere monumenti o città così antiche e ricche di fascino e storia. Ecco perchè quando gioco in Europa cerco di immergermi il più possibile nell'atmosfera del vecchio continente". Anche per fare shopping, ma non solo, come la stessa Sharapova ammette: "Per quanto riguarda lo shopping, non amo fare acquisti nelle grandi boutique, perchè ci sono cose che trovi anche negli Stati Uniti e in quasi tutto il mondo. Quando arrivo in Italia amo andare in piccoli negozi, soprattutto alla ricerca di gioielli artigianali in piccole botteghe di designer". Tanti viaggi che la russa ha effettuato negli ultimi mesi, quelli caratterizzati dalla squalifica per doping: "In quel periodo ho vissuto, ho viaggiato, ho conosciuto tantissime persone e approfondito amicizie. Ho anche approfittato per riprendere gli studi. Ho fatto molte di quelle cose che un'atleta professionista in genere non può fare e che sin da piccola ho dovuto mettere da parte. Ma ora sono estremamente felice di essere tornata a fare ciò che più mi piace, vale a dire giocare a tennis, ciò per cui ho sempre lavorato". In chiusura, una battuta sul suo brand di caramelle (Sugarpova, ndr): "Mi piace molto occuparmene, e ho anche studiato per essere più preparata. Peccato che in Italia ancora non siano arrivate, dovremo lavorarci su!".