Dopo i botti di ritorno, primi naturali interrogativi per Maria Sharapova. A Stoccarda, tre vittorie in sequenza, con Vinci, Makarova e Kontaveit, poi lo stop in semifinale con la Mladenovic. A Madrid, questa settimana, avvio importante con la Lucic, battuta d'arresto, al secondo turno, con la Bouchard. Tre set conditi da tensione ed errori, una partita nella partita, sullo sfondo la squalifica di Masha e l'attacco di Genie. Normale, dopo una lunga assenza, qualche passaggio a vuoto, la russa deve ritrovare continuità, confidenza. Il suo terzo torneo è ancora sulla terra, superficie prediletta, la Sharapova chiede a Roma risposte e fiducia. 

Nel frattempo, è il Times a svelare un ulteriore retroscena. La divina del tennis femminile continua a riscuotere consensi, per lei è in arrivo un'altra wild card. Notizia di ieri, in attesa dell'ufficialità. Sharapova nel tabellone principale di Birmingham, torneo su erba di preparazione a Wimbledon. La campagna sul verde inizia il 12 giugno, settimana che propone gli appuntamenti con 's Hertogenbosch e Nottingham, poi prosegue, dal 19 al 25, con Birmingham appunto e Mallorca, infine Eastbourne nei successivi sette giorni. Dal 3 luglio, fari su Londra, il tennis indossa l'abito bianco. 

Un matrimonio, quello tra Sharapova e Birmingham, di lungo corso. La russa vanta infatti nel suo ricco palmares ben due titoli, nel 2004 vittoria in finale con la Golovin, l'anno seguente replica con la Jankovic. A queste affermazioni, si aggiungono due finali perse, nel 2007, vendetta della Jankovic, e nel 2010, con Na Li. 

Traspare in modo netto l'intenzione di affidarsi a Masha per risollevare un tennis femminile in evidente stato di crisi, manca una figura di riferimento e la Sharapova, pur con le sue difficoltà, resta l'ancora a cui aggrappare propositi di risalita. Personaggio oltre il campo, di spiccata personalità, icona aldilà dei risultati. Difficile prescindere da lei.