Seconda vittoria sul veloce di San Pietroburgo per Roberta Vinci. Dopo il difficile esordio con la Babos, la tarantina supera in due set - 64 64 - Andrea Petkovic ed approda ai quarti di finale. Alle porte un incontro di primo livello, con Venus Williams o Kristina Mladenovic. Nel primo set, l'azzurra conquista un corposo vantaggio in avvio ed è brava poi a respingere il ritorno teutonico. Maggior equilibrio nel secondo, dove Vinci non riesce a piazzare la spallata nei primi game di risposta. Passaggio decisivo nel nono gioco. La Petkovic cede il servizio e saluta poco dopo la contesa. 64 64. 

Il break in apertura consente alla Vinci di condurre corsa di testa. La tennista italiana ha le idee chiare e controlla il ritmo del match. Annulla due palle break alla Petkovic, giostrando sulla diagonale di rovescio, e sale 20, con due errori di misura della tedesca. Il secondo break - finta il colpo di potenza e accarezza la pallina deliziando il pubblico presente - permette di affrontare con superiore tranquillità il parziale. La Vinci corre a vele spiegate, fino al 40. Qui si risveglia, parzialmente, la Petkovic. Il piano tattico di Roberta è perfetto, ma arriva qualche gratuito, la tedesca prende fiducia e si carica. Con il dritto, la Petkovic concretizza la seconda opportunità e strappa alla Vinci, per la prima volta nella partita, la battuta. Due doppi falli consecutivi, di stampo teutonico, allargano nuovamente la forbice, 52 Vinci e servizio. La chiusura non è però immediata, il recupero in slice è lungo, il terzo break consecutivo prolunga il set. 53 e poi 54. La Vinci accusa il colpo e precipita 15-40. Qui trova però dal suo arsenale le giuste risposte. Attacco in slice a sorprendere la Petkovic, prima di servizio e affondo. Parità. Ai vantaggi è urlo azzurro. Scambio duro, la Vinci gioca un passante rallentato che stronca le velleità offensive della Petkovic. Il dritto consegna il set alla tarantina. 64. 

Il secondo parziale non regala, nei primi giochi, alcuna scossa. La Vinci mette in scacco la Petkovic, ma pecca - anche per bravura dell'avversaria - nelle fasi salienti. Nei primi due turni in risposta vola 0/40, sei opportunità che però non valgono l'allungo. La Petkovic mostra coraggio, spinge a tutto braccio e non disdegna la chiusura a rete. Un pizzico di fortuna - il nastro assume sembianze tedesche - e il match resta in una fase di stallo. La Vinci, di contro, non si espone eccessivamente in risposta, trae giovamento dall'alterna precisione della Petkovic e impatta a quota due con una delicata volèe di rovescio. Si giunge così sulla retta d'arrivo in equilibrio. 44 e servizio tedesco, con altre tre palle break prontamente annullate nel sesto gioco dalla nativa di Tuzla. La Vinci alza il livello a un passo dal traguardo, disegna, in slice, il campo. L'ultimo punto, di rovescio, è di fattura pregiata. Tramonta a metà campo, rendendo vana la rincorsa della Petkovic. Pugno Vinci, 54. Roberta si porta due 15 avanti, ma la Petkovic non alza bandiera bianca. Passante in corsa spettacolare, permane l'incertezza. Dal 30-30 però, solo Vinci. La Petkovic non confeziona il secondo passante del game, il cambio in lungoriga tedesco inciampa sul nastro. 64 e quarti. 

Vinci - Petkovic 64 64