Tre ore o quasi di lotta selvaggia. Il tennis potente ed esplosivo di Svetlana Kuznetsova, il tennis di resistenza ed eleganza di Agnieszka Radwanska. Al tramonto, è la tennista di San Pietroburgo ad avere l'ultima parola. La conferma di una tradizione favorevole con Aga, di una tempra d'acciaio. Un filo continuo, da Mosca - titolo la scorsa settimana, in finale successo con Daria Gavrilova - a Singapore, un cuore pulsante per ribaltare una partita a tratti nella racchetta della Radwanska. Sotto di un break a più riprese, nel parziale decisivo, la Kuznetsova sbotta, risorge e trionfa, travolta dall'applauso convinto di un pubblico in visibilio. 75 16 75.
1° set
L'avvio sorride alla Radwanska. La polacca approfitta di una Kuznetsova fallosa e sfrutta il servizio per allungare quasi in modo naturale. Il break arriva nel quarto gioco, con Aga che - alla battuta - perde un solo quindici in tre turni. Sul 41, il parziale sembra in dirittura d'arrivo, giunge invece la reazione della Kuznetsova. La russa firma una sequenza di tre giochi a zero e rimette in equilibrio la sfida. Si gioca punto a punto, la risoluzione nel gioco numero undici, quando con il rovescio la Kuznetsova costruisce le sue fortune. Accelerazione lungoriga, passante incrociato, break per il 65. Al servizio, la Kuznetsova deve poi fermare il ritorno di Aga, annulla palla break, incrina la difesa superba della Radwanska e fissa il punteggio sul 75, un set a zero.
2° set
La polacca non accusa però il colpo, trae anzi ulteriore forza dallo svantaggio. Avvio a spron battuto nel secondo, con una deliziosa stop volley a sancire il nuovo allungo. 20. Il controbreak russo è immediato, complice un passaggio a vuoto della Radwanska - due errori di rovescio - ma la Kuznetsova non riesce ad aggiudicarsi un delicatissimo quarto game, quello del possibile pareggio. Il braccio di ferro si prolunga anche nella tornata successiva, la Radwanska accetta una partita di sacrificio, corre a perdifiato e costringe la Kuznetsova a giocare più colpi. Dritto fuori giri e 41 polacco. Questa volta non c'è ritorno, non c'è storia. La Kuznetsova sembra accettare la momentanea superiorità della rivale, la Radwanska non volge lo sguardo. Altro break, 61.
3° set
L'apertura del parziale decisivo sembra chiudere in via definitiva la contesa. Prosegue il buon momento della Radwanska, break e resistenza. 20, con Aga che cancella due opportunità alla Kuznetsova, tra errori e prelibatezze. L'illusione dura un paio di giri di lancette, 4 gratuiti in serie, la Kuznetsova ringrazia e si accoda. 22, prima del 2° warning per la russa. Crisi di nervi e ovvio distacco dalla partita. La Kuznetsova perde staffe e servizio. 42. Si procede ormai a strappi, la Radwanska fa corsa di testa, ma non piazza la spallata. Ennesimo ribaltone e 44. Il terzo break del set consente ad Aga di servire per la partita, arriva anche il match point, ma la Kuznetsova ha coraggio, si prende la rete e il gioco, poi si porta addirittura avanti, 65. L'ultimo game è di livello altissimo. Un cioccolatino della Radwanska - mirabile palla corta - un fendente di rovescio nell'ultimo angolo di campo della Kuznetsova. Aga ha l'occasione di portare il match al tie-break, ma il fortino russo è indistruttibile. Match point. Sul primo, la Kuznetsova giudica male una palla e si ferma, sul secondo è eroica la difesa di dritto di Aga, al terzo tramonta la partita, una grande partita.