Inizia col piede giusto l'avventura di Roberta Vinci al Connecticut Open. L'azzurra, dopo il bye d'esordio, supera al secondo turno la croata Konjuh, con periodico 62. Una vittoria salutare, all'alba dell'ultimo Slam di stagione, un successo che può restituire un pizzico di fiducia alla tarantina.
L'avvio di partita è difficile. Roberta rischia - in un interminabile primo gioco - di concedere il servizio. Ai vantaggi, spalla a spalla, l'azzurra trova l'abbrivio. La Konjuh, incisiva in battuta, esce bene dai blocchi e per una manciata di minuti si mantiene sulla linea della Vinci. Il punto di svolta nel sesto gioco. Black-out croato, doppio fallo e gratuito con campo aperto. La tennista italiana ne approfitta e disegna un meraviglioso colpo lungoriga che conduce alla palla break. La rottura spezza parziale e partita. La Vinci conferma il margine e si porta a un passo dal primo set. L'ottavo gioco è, per qualità, il punto più alto dell'incontro. La Konjuh ha in mano lo scambio, ma subisce due stilettate di fioretto della Vinci. Recupero in back di rara bellezza e chiusura con un altro meraviglioso colpo di rincorsa. 62.
La Vinci non piazza la stoccata finale in apertura di secondo, spreca, in modo superficiale, due palle break nel secondo gioco e permette alla Konjuh di bussare nuovamente alla porta della partita. Illusione croata, perché Roberta riordina le idee e passa ancora nel sesto gioco. L'aggressività in risposta dell'azzurra inibisce la ragazza di Dubrovnik. La Konjuh abbandona mentalmente la partita, sparacchia in malomodo, con la chiara intenzione di anticipare la chiusura del punto. Game a zero della Vinci e 52, epilogo poco dopo, con Roberta che inventa la risposta di dritto, lungolinea, e usufruisce poi del pessimo tentativo di smorzata della Konjuh. 62 e quarti di finale.
[2] Roberta Vinci (ITA) d [Q] Ana Konjuh (CRO) 6 - 2 6 - 2