Si ferma al primo turno l'avventura romana di Karin Knapp. Periodico 62, l'azzurra cede alla Strycova in un'ora e venticinque di gioco. A una condizione fisica non ottimale, si aggiunge un approccio alla partita non corretto. La Knapp - immersa nel meraviglioso Pietrangeli - non riesce a trarre linfa dal pubblico di casa e paga il forte impatto della Strycova. Un battito di ciglia ed è 30, con doppio break. All'impeto ceco fa da contraltare l'incertezza azzurra. Lo schiaffo desta in parte la Knapp. Dal quarto gioco, la partita vive in equilibrio, perché Karin comincia a picchiare la palla, osa, con continuità. Non mancano gli errori, ma l'atteggiamento aiuta e già nel citato quarto game arrivano due palle per accorciare.
La seconda chiave di lettura risiede qui. La Knapp si procura diverse occasioni, ma non ha la giusta fermezza per mettere un punto. Spesso sbaglia ancor prima di entrare nello scambio e offre così un abbrivio alla Strycova. Si sblocca, l'azzurra, nel quinto gioco, ma non basta condurre ai vantaggi l'avversaria se poi non si piazza la spallata. La Strycova difende sempre la battuta e conduce in porto il set. 62.
Il ritorno di Karin termina con la chiusura del parziale, perché in apertura di secondo la tennista italiana torna a palesare dubbi e insicurezza. Break ceco ad aprire. Nel secondo gioco, un ulteriore indizio. La Knapp sale 0-30, poi si sgretola di fronte a una Strycova non irresistibile. Spreca l'ennesima palla break ed è 20. L'ultimo capitolo nel quinto game, con la Knapp che, grazie all'aiuto della Strycova, guadagna vantaggio in battuta, ma subisce poi il rientro ceco. Qui commette un doppio fallo sanguinoso e di fatto spiana la strada alla Strycova. Un moto d'orgoglio rimanda la chiusura. La Knapp respinge al mittente diverse palle match, ma nell'ottavo gioco, questa volta in battuta, la Strycova spegne il cuore pulsante del Pietrangeli. 62, il secondo di giornata. Peccato.