Due ore e venti di tennis e carattere. Roberta Vinci piega, con fatica, Ekaterina Makarova e avanza sul rosso di Stoccarda. Partita difficile da decifrare, condita da errori e pregevoli soluzioni, con Roberta che si complica la vita nel parziale d'avvio - poi chiuso al tie-break - e si arrende alla prepotente rimonta della Makarova nel secondo, prima di chiudere, splendida, al parziale decisivo. 76 46 64 Vinci.
Un game di servizio agevole introduce alla partita. La Vinci tiene a zero il servizio, è in realtà un'illusione, perché dal secondo gioco la battuta inizia a recitare un ruolo secondario. La Makarova - ai vantaggi - impatta, poco dopo inizia una serie di quattro rotture, con Roberta che, per due volte, replica d'impatto alla tennista russa. La Vinci disegna il suo gioco con il rovescio, un colpo tagliato che mette in ambasce la Makarova, propensa alla botta di dritto. Il dritto, colpo con cui la Vinci mette a tabellino il vantaggio. Roberta, dal centro del campo, piazza una stoccata ad uscire, poi un lungoriga. 43. L'occasione per chiudere il set nell'ottavo gioco, con l'azzurra che prima colora il campo con una smorzata dolcissima, poi intuisce l'incrociato della Makarova e esplode il dritto. 15-40. Manca un pizzico di coraggio, Ekaterina rientra, annullando altre due possibilità. La Makarova ha anche una palla break, nel gioco successivo, per affossare la Vinci, ma pecca in risposta e la sfida si trascina, senza ulteriori sussulti, al tie-break. La Vinci conduce corsa di testa, avanti 20 e poi 42, con un rovescio infido che porta con continuità la Makarova all'estremità del campo. Sbaglia la russa, Roberta decolla al 63 con la prima di servizio. Basta il primo di tre set point. 76 (3).
L'abbrivio del secondo pare confermare il momento. La Makarova sfreccia fino al 40-0, poi paga un gratuito e la Vinci passo dopo passo risale. Intelligente Roberta ad alterare lo schema della russa. La Vinci propone un dritto con traiettoria alta, la Makarova, attratta, spara a tutto braccio, ma la pallina termina in rete la sua corsa. Il vantaggio non consolida la fiducia della Vinci, anzi. Emergono problemi al servizio, fioccano gli errori. Contro-break. Le due protagoniste non sembrano avere la forza per mettere definitivamente il punto sulla partita, ma è sempre l'azzurra ad avere margine, ad avere maggiori soluzioni. Break, il secondo del set, questa volta confermato. La Vinci si porta a un passo dal 42, ma non coglie la doppia chiamata e, come la Makarova in precedenza, crolla. La russa spadroneggia quando l'azzurra non ha l'ausilio della prima (0/13 Vinci con la seconda in questo parziale) e mette in serie tre giochi che ribaltano la contesa. La Vinci ha un ulteriore moto d'orgoglio, gioca un buon tennis e in risposta accorcia. Sul 53, quarto break del set per la Makarova e 64. Si va al terzo.
Lo scenario, nel set decisivo, cambia decisamente. La Vinci mette a segno, in apertura, l'unica rottura, quella che di fatto segna la vittoria italiana. Un break pesante che Roberta protegge con un servizio finalmente incisivo. 92% di punti con la prima, un rovescio poetico che sposta la Makarova e va a toccare i lati del campo, costringendo la russa a rincorse faticose che presentano il conto allo scollinare oltre le due ore di gioco. La Makarova resiste sì quando è in battuta, ma in risposta non raggiunge mai la palla break e anzi deve difendersi, piegata dal talento dell'azzurra. Vince Roberta, di carattere, vince contro una sfidante pericolosa, vince nonostante una condizione non ottimale.