Svetlana Kuznetsova regala la maggior sorpresa del lunedì americano. A Miami - a livello di quarto turno - la russa piega, in rimonta, la numero uno al mondo, Serena Williams. Il match conferma il momento non felice di Serena, in affanno fin dalle prime battute del torneo. Successi zoppicanti con McHale e Diyas, un concentrato di soluzioni vincenti ed errori, colpi senza filo di continuità. La solidità della Kuznetsova accentua i limiti attuali di Serena.
Tradizione negativa per Svetlana contro la minore delle sorelle Williams, nel 2009 l'ultimo sussulto. L'abbrivio iniziale sembra confermare l'assunto, Serena si guadagna un break nella fase iniziale del set, ma mostra - dalla zona intermedia - le prime crepe, in un tennis sì potente, ma di scarsa precisione. La Kuznetsova inizia a tessere una tela difensiva, recuperi che costringono la Williams a giocare un colpo in più. Si arriva al tie-break, sette punti a tre per la numero uno.
La spallata non abbatte la Kuznetsova, anzi ne fortifica le convinzioni. La ragazza di San Pietroburgo limita i gratuiti, spinge col servizio e annulla la forza in battuta di Serena. Vantaggio che si dilata perché la Williams vede le sue staffilate, al solito definitive, respinte. Una serie di palle tagliate cade seza peso in campo americano, Serena accorcia e Svetlana accelera. 61. Il terzo segue il medesimo filone, la Williams è un corpo inerme, gioca senza proferire emozione. Il volto racconta di scoramento e delusione. Break, in serie. Sei 15 con la prima, tre con la seconda, nove punti totali al servizio. La Kuznetsova non trema, vola 51, qui Serena gioca a braccio sciolto un turno in battuta, ma la pallina corre ormai senza meta. Un rovescio decolla metri oltre la riga di fondo, è semplice attesa del naturale epilogo. Gioia Kuznetsova, la Williams esce, presto, in un torneo nove volte suo. Un punto di domanda.
"Sono molto contenta per la mia prestazione, ho provato a rimanere ad alto livello per l'intera partita, a respingere il maggior numero di palle, sono molto soddisfatta di come ho servito", queste le considerazioni della vincitrice.
Kuznetsova - S.Williams 67(3) 61 62