La prima da top ten. Sensazione nuova, al tramonto di una carriera oggi più bella. Roberta sorride, in campo si arrabbia, è la sintesi perfetta di una popolazione, quella del sud, che racchiude estremi e opposti miscelandoli con cura. Vince la Vinci, vince giocando il suo tennis, con il braccio che risponde ad input precisi, con una testa leggera che allontana pensieri di classifica e segue il logico filo della partita. Doha è un nuovo inizio, i colori sono però consueti, è una tela che assume sembianze note, sempre in grado di regalare emozioni differenti, è un battito che si alza ed esce dal quadro, uno schizzo di normale unicità.
Lesia Tsurenko, 26enne ucraina, n.34 al mondo, sbatte contro le certezze acquisite di Roberta, entra in partita con due doppi falli, rinvia la prima caduta, ma perde con continuità la misura dei colpi, è nella ragnatela della Vinci e non riesce a uscirne. Roberta tira il dritto e taglia il rovescio, varia peso e palla, gioca con profondità, costringendo la Tsurenko - perennemente alla disperata ricerca del colpo definitivo - a esagerare.
Sul 22 del primo parziale, la Vinci pizzica la riga, il recupero della Tsurenko scappa ed è 0-40. Un doppio fallo porta al break, con l'azzurra che certifica il vantaggio grazie alle continue incertezze dell'avversaria. Non c'è partita, perché il pallino è nelle mani di Roberta. Lesia picchia duro, si perde in una controproducente lotta e quando viene passata da un rovescio velenoso alza una virtuale bandiera bianca. Seconda rottura, 62 e time-out tecnico. Parole che non cambiano l'andamento, perché la palla break si ripresenta puntuale nel primo gioco del secondo. Il grido d'allarme ucraino risuona forte e la Vinci, impietosa, affonda la lama.
I colpi di rimbalzo condannano la Tsurenko, che non trova il tempo giusto per gettarsi sulla palla. Il dritto se ne va e il terzo gioco porta al primo break. Diabolica Roberta, taglia un rovescio al centro del campo e la Tsurenko esplode la bordata, senza trovare il rettangolo di gioco. 31, conferme. Il quinto game vede la Tsurenko peccare per la 18° volta di rovescio, la Vinci ricama sulla diagonale, scende a rete, osserva il lob ucraino perdersi lontano, è 41, è l'abbrivio verso il traguardo. Il passante in corsa di dritto è un cioccolatino di talento, due tagli, il dritto in avanzamento, è ormai campo aperto, è ormai una festa. La chiusura nel settimo gioco, in rimonta, con il dritto in contropiede e la risposta a portare l'azzurra al match point. Un dritto senza convinzione di Lesia incoccia nella rete, 61. Applausi.