Immortale leonessa! Francesca Schiavone è l'emblema della classe e della tecnica tennistica fatta a persona. La milanese, oggi, ha messo in mostra sprazzi di luce che da troppo tempo mancavano agli occhi di noi tifosi italiani e che ci fecero sognare in quella indimenticabile finale al Roland Garros del 2010. E' un vero peccato, inoltre, che ad una campionessa di Slam come Francesca le sia stata negata una Wild Card all'Open australiano, perchè la nostra veterana - in questa competizione - ha gareggiato con tenniste più giovani di lei infliggendo, ad alcune, vere e proprie lezioni di tennis.

Nella partita di stasera, la Schiavone, ha dimostrato come i colpi a tutto braccio non sono un fondamentale nel tennis in paragone alla concentrazione e alle variazioni di ritmo. Nonostante ciò, l'avversaria di stasera - l'americana Shelby Rogers - inizia il match nel migliore dei modi, con delle risposte anticipate e riducendo il meno possibile gli scambi dal fondo campo. Ed il primo set in, appena 20 minuti, si tinge a stelle e strisce con il punteggio di 6-2. Ma nel secondo set, ecco che l'azzurra prende il sopravvento concedendo prima il break nel game di apertura, poi innescando una serie di 4 giochi consecutivi facendo correre da una parte all'altra del campo la Rogers diventata improvvisamente fallosa con il dritto (colpo con il quale nel primo set la nord-americana faceva veramente male alla Schiavone). Il secondo set si chiude di nuovo per 6-2, ma questa volta è a favore di Francesca.

Il terzo e decisivo set ricopia un po' la falsariga del precedente con la nostra tennista che riesce a prendere il sopravvento negli scambi allungati, mentre dall'altra parte la statunitense comincia ad accusare un po' di stanchezza. Il doppio break nel sesto e nell'ottavo game è il colpo del K.O! 2-6 6-2 6-2 Schiavone che può finalmente esultare - come non glielo vedevamo fare da tanto tempo - il settimo trionfo in carriera e la conquista della terza edizione del WTA di Rio De Janeiro a 12 mesi di distanza dal trionfo di Sara Errani. Si chiude così due settimane di tennis da incorniciare per i nostri colori, con la vittoria di Roberta Vinci a San Pietroburgo, di Sara Errani a Dubai e di Francesca Schiavone a Rio De Janeiro. Non potevamo scegliere risposta migliore alla sconfitta in Fed Cup contro la Francia.