Paula Cristina Goncalves conquista la folla sul campo n.1 e, con un match d'alto profilo, piega la testa di serie n.2 del torneo di Rio, la svedese Johanna Larsson, approdando così ai quarti. La n.285 della classifica WTA, in tabellone dopo il percorso netto delle qualificazioni, reagisce alla grande in entrambi i parziali, domando il veemente avvio della più quotata scandinava. Con il supporto del pubblico di casa - senza alcuna pressione - la Goncalves recupera un break nel primo e nel secondo set e chiude con un periodico 64.

Danka Kovinic resta così la più alta testa di serie in grado. Partita condotta in porto senza patemi contro la spagnola Soler Espinosa. La Kovinic cede il servizio una sola volta - nel corso del secondo set - e si infila con continuità nella tenue difesa iberica. 62 63 il finale.

Tocca a Lara Arruabarrena risollevare le sorti spagnole. La Arruabarrena non ha vita facile con la romena Bogdan, deve lottare tre set e cancellare otto occasioni di rottura su nove nel parziale decisivo per condurre in porto la contesa. 75 57 63, con Ana Bogdan che vede sfumare proprio sul filo di lana un successo di prestigio. Lezione importante per la 23enne, priva del necessario cinismo.

Servono invece due ore e trenta a Petra Martic per domare Marina Erakovic. La croata conquista il tie-break del primo set, ma cede per 7 giochi a 5 il secondo. Nel terzo non c’è partita, perché la Martic cavalca una straordinaria percentuale al servizio – 81% di prime in campo, 15 punti su 18, 0 palle break per la Erakovic – e scappa via fino al 62 finale.

Oggi in programma i quarti. Sul campo n.1 apre Francesca Schiavone, opposta, per la prima volta in carriera, a Cindy Burger. A completare il pacchetto: Martic – Arruabarrena, Cirstea – Kovinic, Rogers – Goncalves.