Testa, gambe, ma soprattutto cuore! Una araba fenice Sara Errani quest'oggi, che nonostante sia in piena sfiducia con i propri colpi (ed i risultati di inizio stagione parlano da soli) riesce a portare a casa un grande vittoria in tre set sulla statunitense Madison Brengle, numero 60 del mondo. A prima vista, in realtà, l'azzurra sembrava in controllo dell'incontro tenendo l'americana ben lontana dalla riga di fondo e - appena possibile - attaccarla a rete. Ma se ieri questa ragazza ha estromesso la due volte campionessa di Wimbledon Petra Kvitova un motivo c'è.

Infatti, seppur in svantaggio di 4 giochi a 1 nel primo set, la Brengle non si perde d'animo e complice una grande difesa da fondo campo mette in serie 5 giochi consecutivi, incamerando il primo parziale per 6 giochi a 4. Ecco che allora affiorano a galla tutta la sfiducia e la demoralizzazione di Sara, le quali hanno caratterizzato questo suo inizio di stagione, costringendola momentaneamente ad abbandonare il campo ed a reintrare con poca convinzione. Sensazioni negative in testa, ma non in campo. 

Il secondo set parte subito in vantaggio come il primo, a differenza che questa volta la bolognese matiene il solido distacco dall'avversaria, conquistando il secondo set per 6 giochi a 1. L'ultimo parziale è una vera e propria battaglia, con la statunitense costretta a fare la maratona olimpica e a forzare parecchi colpi da fondo campo, i quali - però - portano i loro frutti acquisendo un vantaggio di 4 giochi a 1. Ma quello che è successo a Sara nel primo set, accade ora alla tennista stelle e strisce in riserva di ossigeno. 5 giochi consecutivi dell'Errani e semifinale conquistata in 2 ore e 15 di gioco per 4-6 6-1 6-4, con l'italiana che, a fine partita, non riesce ad esultare dalla fatica messa in campo. E' di nuovo semifinale nel WTA di Dubai a tre anni di distanza.