Il cuore oltre l'ostacolo, la piccola Sara diventa gigante sul veloce di Sydney. Sguardo guerriero, un urlo che squarcia il campo n.1 e trasporta l'azzurra ai quarti, dopo il secondo successo in terra australiana. Cammino difficile per Sarita, l'esordio non certo morbido con la Suarez Navarro, un secondo turno coi fiocchi con la serba Jankovic.
La Errani entra nel match memore della sconfitta patita lo scorso anno a Zhuhai, una battuta d'arresto dopo tre affermazioni consecutive. La maggior potenza della Jankovic può giocare un ruolo chiave su una superficie che spegne in parte le improvvisazioni di Sara, i recuperi mostruosi dello scricciolo azzurro. Il primo parziale vive sul filo dell'equilibrio, le occasioni di rottura sono limitate, ma la Jankovic punge nell'unico spiraglio aperto dall'azzurra. Il break consente alla 30enne di Belgrado di presentarsi al servizio per chiudere il set. L'impatto di Sara è però granitico, respinge la caduta e allunga la partita, sale al tie-break e domina il prolungamento.
Le difficoltà maggiori nel secondo, quando la Jankovic impazza, distruggendo la resistenza di un Errani in difesa. Si gioca punto a punto, ma l'ultima parola è spesso serba e il tabellone illumina il 51 Jelena, con Sara che palesa i primi segni di nervosismo. In un set in cui il servizio perde la sua naturale importanza, arriva il contro-parziale di marca italiana, quattro giochi consecutivi che riportano nel match la bolognese. 55 e poi 66, secondo tie-break, questa volta spalla a spalla. Non mancano da ambo le parti le occasioni per piazzare la stoccata, Sara può chiudere, Jelena spingere al terzo l'incontro. 10-8 Errani, con un pugno feroce che colora di carattere la notte italiana.
Nei quarti, per l'azzurra, intreccio ostico con la russa Kuznetsova, nei precedenti nettamente avanti alla Errani.
Errani - Jankovic 76(3) 76(8)