Per tutte le sue compagne del circus, è la professoressa. Per i suoi tifosi, Maga Aga. Per alcuni una tennista sempre presente in cima alla classifica del colpo più bello del torneo ma poco vittoriosa. Che la polacca sia la giocatrice con il tennis più vario e gradevole da vedere è fuori di dubbio, mosca bianca - assieme a poche altre - che alla sciabola preferisce il fioretto, che al cannonnegiamento costante delle posizioni nemiche preferisce una tattica fatta di accerchiamento e paziente tessitura di una ragnatela che possa mettere sotto scacco l'avversaria di turno.
E se l'inizio di stagione - proseguito sul fil rouge delle difficoltà palesate sul finire di quella passata, che l'avevano anche tolta dal novero delle prime cinque del Mondo - poteva dare l'idea di voler dare ragione a chi crede poco nel gioco della polacca, l'ultima parte invece ha messo in luce una versione scintillante della maga di Cracovia. L'aria asiatica ha messo le ali ad Aga, che ha conquistato dapprima il torneo di Tokyo poi quello di Tianjin, antipasto succulento della portata principale, ovvero il trionfo alle finals di Singapore. Vero, mancava Serena Williams - mai ripresasi dallo shock della sconfitta a New York contro la nostra Roberta Vinci - e la formula del Round Robin e annessi complessi calcoli le han permesso di uscire indenne dal gironcino malgrado due sconfitte su tre match. Ma, una volta scollinata la montagna, Aga ci ha messo tutta farina del suo sacco. Dapprima uscendo vincitrice da un'epica battaglia contro Garbine Muguruza, quindi battendo in finale Petra Kvitova, per regalarsi il più dolce dei finali di stagione.
Resta il neo dei tornei Slam, ancora una volta stregati per lei: la semifinale di Wimbledon - altra battaglia da annali contro Muguruza, questa volta a favore della giovane spagnola - resta il miglior risultato, cui fa da contraltare l'eliminazione al primo turno del Roland Garros, per mano della tedesca Beck, con tanto di crollo rumoroso nel terzo set, ceduto per 6-1. In mezzo gli ottavi di finale all'Australian Open e il terzo turno degli Us Open.
Ma l'incredibile finale di stagione è musica dolce per lei e per chi della polacca ne è ammiratore: Aga la Maga è tornata a esibire i suoi giochi di prestigio. E oltre a vincere i premi per il miglior colpo, si mette in bacheca i trofei. Bentornata, Professoressa!