La terra tedesca si colora d'azzurro, Norimberga ospita una finale, al femminile, di stampo italiano. A confrontarsi, per il titolo, sono Roberta Vinci e Karin Knapp.
La tarantina usufruisce del ritiro di Angelique Kerber e approda all'ultimo atto senza scendere in campo. La Kerber annuncia il forfait, motivando la scelta con l'incombere del Roland Garros. Il problema alla schiena richiede massima attenzione e la tedesca, pur di fronte al pubblico di casa, non può rischiare di compromettere la partecipazione al secondo slam dell'anno.
Per la Vinci si tratta della tredicesima finale WTA, nove i titoli conquistati, gli ultimi nel 2013, a Palermo - anche in quel caso finale tutta italiana, di fronte Sara Errani - e Katowice. Ruolino meno importante per Karin Knapp che vanta, ad oggi, un solo successo in carriera, a Tashkent. Nei precedenti, però, la Knapp è un passo avanti, 3-2, con l'affermazione del 2015 che testimonia la vicinanza delle due.
In semifinale, per Karin, una dimostrazione di forza e concretezza. L'azzurra infila 8 giochi consecutivi, fino al 60 20, lascia poi un minimo spazio alla spagnola Arruabarrena, prima di sprintare fino al 62 finale. La Knapp annulla 11 delle 12 opportunità di break e domina il gioco in risposta, concedendo le briciole alla n.98 del seeding.
Tempo di finale anche a Strasburgo. Un ritiro condiziona anche il torneo francese, nel corso del secondo set, Virginie Razzano, reduce dal successo nei quarti con Francesca Schiavone, lascia strada libera alla connazionale Mladenovic. Nell'altra semifinale, la wild card australiana Samantha Stosur supera l'americana Sloane Stephens con un perentorio 60 al terzo.