Roberta Vinci e Sara Errani, il perfetto mix di talento, carica agonistica, corsa, follia. Il doppio è specialità, al femminile, tutta italiana e il 2015 si apre ancora nel segno delle azzurre, capaci nel torneo d'esordio di dimenticare le amnesie mostrate in singolare e di fondere le incertezze per diventare squadra. Titolo n.23 ad Auckland (per entrambe il 25° in totale) in doppio per Errani - Vinci, nel carniere anche 5 prove Slam, dopo una finale giocata in assoluto controllo contro la giapponese Aoyama e la ceca Voracova.
Un torneo in progressione per Sara e Roberta, a rischio eliminazione nei primi turni, prima dell'apoteosi di semi e finale. Battute le tedesche Georges e Groenefeld, le azzurre entrano in campo da favorite, ma la pressione non blocca braccio e mente, troppo il divario tecnico-tattico. Termina 62 61 l'incontro, con le nostre atlete che annullano nove opportunità di rottura, non concedendo mai il servizio. Al contrario, in risposta, Errani e Vinci entrano con continuità, testimonianza ne è la pessima percentuale di punti con la seconda di Aoyama-Voracova (30%).
Verso l'Australian Open, una boccata d'ossigeno che permette al duo azzurro di inaugurare con convinzione la stagione e di ritrovare, con la dovuta calma, automatismi ancora latenti anche nelle prove individuali.
Per quel che riguarda il singolare, invece, vittoria di prestigio di Venus Williams contro la danese Wozniacki. La maggiore delle sorelle Williams rimonta un set di svantaggio e chiude con un doppio 63 (26 63 63).