Dopo una prima giornata "morbida", il Premier di Cincinnati entra nel vivo e consegna alla letteratura una corposa quantità di cose da raccontare.
A partire dalle vicissitudini del tennis italiano: uscito con le ossa rotte dal torneo di Montreal, l'italtennis piazza tre atlete al secondo turno. E così, dopo Flavia Pennetta e Karin Knapp, che già lunedì avevano strappato il ticket per la seconda partita, ieri è toccato a Sara Errani mettere la sua firma. Una firma sudata, arrivata al termine di una partita contro una mai doma Yanina Wickmayer, piegata dopo quasi tre ore di partita. 7-5/6-3/7-6 il punteggio finale che qualifica la Errani. Match strano, altalenante, con una Erran ia tratti nervosa, che raggiunge la misura colma dopo una clamorosa topica del giudice di sedia, che viene investito in pieno della rabbia della piccola romagnola. Ed è subito sjow di Saretta, che non le manda certo a dire...
Contro di lei ci sarà Sabine Lisicki. La tedesca ha estromesso in tre set Roberta Vinci (6-3/2-6/6-2) e si prepara alla seconda sfida nel giro di una settimana contro Sara Errani. A Montreal si impose Sabine, che dopo aver facilmente portato a casa il primo set, ha condotto in porto anche il secondo ma con qualche patema in più. Sarà questa la chiave del match per Sara, impedire che la tedesca acquisisca fiducia, dal momento che in più di un'occasione Sabine Lisicki ha dimostrato di saper andare in confusione con fin troppa facilità.
Finisce anche il torneo di Camila Giorgi. La marchigiana cede in tre set alla russa Svetlana Kuznetsova: 6-4 6-7 6-3 il punteggio finale, maturato in poco più di due ore e mezza di gioco. Ancora un'eliminazione al primo turno quindi per la Giorgi, che prima dello Us Open - dove difende gli ottavi di finale conquistati l'anno passato - testerà le sue sensazioni a New Heaven la prossima settimana.
Passando alle altre star del torneo, va innanzitutto registrata la mancata partecipazione al torneo di Vika Azarenka. La bielorussa, fra l'altro vincitrice l'anno scorso, si è arresa all'infortunio al ginocchio destro rimediato settimana scorsa in Canada. Sembra davvero non aver fine la galleria di sfortune che han colpito la tennista di Minsk da inizio anno a questa parte: prima il piede, poi il ginocchio, e più tempo trascorso a riposo che non in campo. Ad ogni modo, nulla che dovrebbe pregiudicare la sua presenza allo Us Open. Anzi, proprio l'approssimarsi dello slam di Flushing Meadows ha consigliato alla ex numero uno al Mondo una pausa precauzionale, sebbene dolorosa per la classifica e per il morale.
Intanto ieri sono scese in campo le prime, attese, big del seeding. Non deludono nè Maria Sharapova nè Simona Halep. La russa ha battuto in tre set Madison Keys con il punteggio di 6-1/3-6/6-3, mentre la romena - fresca numero 2 del ranking WTA - è andata via lisca contro Kirsten Flipkens, battua 6-2/6-4. Bene anche Caroline Wozniacki: la danese sembra attraversare un buon momento di forma, di cui ne fa le spese la cinese Shuai Zhang, battuta 6-2/6-3 in poco meno di 75 minuti. Saluta invece Venus Williams, ma lo fa a modo suo. Combattendo fino all'ultima pallina, facendo sudare per due ore e mezza Lucie Safarova. Il tutto malgrado le fatiche di Montreal ancora sul groppone. La Williams vince il primo set, rischia di scappare nel secondo, ma poi si prende il parzialone della ceca. Che si prende il secondo set e un pezzetto molto grosso di partita. La smisurata classe della statunitense però la costringono agli straordinari, fino al 6-7/6-3/6-4 finale.
Nelle altre partite, vittoria di Sloane Stephens su Andrea Petkovic (doppio 6-3), di Carla Suarez Navarro su Tsevatana Pironkova (6-3/1-6/6-2) e di Ekaterina Macharova su Daniela Hantuchova (doppoio 6-2). Esce di scena Garbiñe Muguruza (battuta 6-3/2-6/6-3) dalla tedesca Annika Beck. Nulla da fare in fine per Mona Barthel. La tedesca, ripescata come lucky loser dopo il ritiro di Azarenka, ha pesro nettamente contro Barbora Zhalavova Strycova, 7-5/6-0 il punteggio finale.