Il destino, attuale, di Camila Giorgi è questo. Stupire e ricadere, entusiasmare e creare disappunto. La giovane età frullata con un carattere forte, poco incline al compromesso, porta a un tennis che non conosce sfumature. Un sol stile che se porta a picchi elevati, conduce altresì a cadute fragorose. Con negli occhi l'impresa contro la n.10 del mondo Dominika Cibulkova, Camila scende sul Pietrangeli per affrontare la più morbida McHale. Arriva inattesa la sconfitta, figlia di una partita dai due volti. Il vento, forte, accompagna le atlete e ad approfittarne è la Giorgi che nei momenti migliori si conferma ingiocabile. La McHale non ha il talento di Camila, ma si conferma giocatrice intelligente. Capisce il momento e sceglie di impostare una partita difensiva, in attesa dell'errore della sua avversaria. A perdersi, colpendo a tutta forza, ripetutamente, è proprio la Giorgi, che avanti un set e un break crolla di testa, concedendo la fuga all'americana, brava a chiudere velocemente al terzo set. 1-6 6-3 6-1.

Il primo parziale si apre tra folate pazzesche. Servire, in condizioni simili, è problema non da poco. Arrivano due break ad inaugurare l'incontro. Sarà l'unico momento di contatto del set, perché dall'1-1 Camila prende in mano la situazione e sfonda con colpi precisi la tenue difesa della McHale. Un concentrato di classe la Giorgi, capace di collezionare sette giochi consecutivi, salendo in vantaggio di un break anche nel secondo. 

Qui si spegne la luce. I fendenti, prima a un passo dalla riga di fondo, ora cadono poco più in là e da vincenti si trasformano in errori. La McHale non alza il livello di gioco, semplicemente trova contromisure adeguate, rispedendo nella metà campo dell'azzurra più palline. La rimonta è servita e, dopo un altro break in favore della Giorgi, sul 2-2, giunge sul 4-3 il primo vantaggio dell'americana. Un rovescio incrociato di Camila, difficile, termina in corridoio e sancisce il 5-3, viatico per il 6-3 conclusivo. 

La reazione attesa non arriva nel terzo set, dove la Giorgi continua su uno spartito poco efficace e la McHale scappa via sul 4-0. Camila sblocca il tabellino, conquistando, dopo diversi minuti, un gioco, ma non varia l'inerzia del match. 6-1 per l'americana e molti rimpianti. 

Tie-break dal sapore dolce invece per Francesca Schiavone. L'aria di casa ha rigenerato la leonessa azzurra, a tratti simile a quella capace nel 2010 di domare il Roland Garros. Dopo la splendida vittoria d'esordio con la Bouchard, un altro successo, in rimonta, contro la Muguruza. Giocatrice temibile la spagnola, capace di lasciare solo 4 giochi alla Burnett nel primo turno. Francesca cede il primo set, ma lotta, dominando il secondo. Nel terzo sono i nervi a decidere. La Schiavone è sempre costretta a inseguire, ma non trema. Conquista un lottato decimo gioco e raggunge di seguito il prolungamento. Qui ottiene subito un vantaggio importante, resistendo al ritorno dell'iberica. Sul 6-4 è decisivo il secondo match point. 3-6 6-1 7-6. Avanti anche Sara Errani che non trova problemi al cospetto della russa Makarova. 6-2 6-3 per la testa di serie n.10. 

Risultati:

Q] Christina McHale (USA) d [WC] Camila Giorgi (ITA) | 1 - 6 | 6 - 3 | 6 - 1  

Samantha Stosur (AUS) d Elena Vesnina (RUS) | 6 - 2 | 6 - 3

[3] Agnieszka Radwanska (POL) d [L] Paula Ormaechea (ARG) | 6 - 3 | 6 - 2 |

Schiavone (ITA) d Muguruza (SPA) 3-6 | 6-1 | 6-3

Errani (ITA) d Makarova (RUS) 6-2 | 6-3