Paul Baccaglini torna a Palermo, e torna anche a parlare. Sono stati giorni intensi e settimane convulse, quelle che hanno preceduto la diretta apparsa sulla pagina ufficiale del club di viale del Fante su Facebook, in cui il nuovo presidente della formazione rosanero ha voluto riprendere la parola a quattro giorni dalla nuova deadline stabilita prima dell'annuncio della conclusione della trattativa. Il Palermo passerà dalle mani di Maurizio Zamparini a quelle del fondo americano - ma con natali britannici - YW&F Global Limited, che ha proprio nell'ex inviato de Le Iene il proprio portavoce non che "volto". E proprio nel corso dell'attesissima diretta video che lo ha visto protagonista sul social network, Baccaglini ha voluto dare l'impressione di togliersi diversi sassolini dalle scarpe, mettendo in chiaro quelle che sono le sue intenzioni per il futuro del Palermo, e in particolare quelle dello stesso fondo che acquisirà nelle prossime ore il 100% del sodalizio siciliano.
"Molti palermitani si sono sentiti un po' delusi per la mia presenza - ha esordito Baccaglini - , che è stata maggiore nei primi giorni e si è poi affievolita a seguire. Il fatto di aver aperto la porta per poi sparire, almeno in base alla sensazione generale, vi ha ferito, mi fa piacere chiedere scusa. Il calore di Palermo mi ha fatto sentire a casa. Il fatto di aver fatto silenzio e non aver dato aggiornamenti, è che fosse necessario passare per un processo in cui tutti gli elementi del team hanno bisogno di determinate tempistiche e svolgere il proprio ruolo, affinchè l'affare andasse avanti. C'è stato bisogno di tempo e che tutti fossimo coperti da una forma di silenzio, perchè inevitabilmente una fuga di notizie avrebbe tirato gli equilibri da una parte piuttosto che dall'altra. E quindi c'è bisogno di chiudersi e venire fuori solo quando si conclude tutto. A volte in una trattativa possono esserci ritardi, e per questo incomprensioni e fraintendimenti. In tutte le cose ci sono alti e bassi, non è facile trovarsi sempre, ma tutto è stato fatto per arrivare all'obiettivo comune. Il fatto di essere tornato a Palermo mi ha fatto toccare ancora con mano il polso dei tifosi, che vogliono chiarezza".
Baccaglini continua facendo capire di voler dare spiegazioni a tutti i tifosi, i quali attendono solo una cosa: ovvero il closing della trattativa, che a detta dello stesso presidente è ormai prossimo e dovrebbe seguire la data del 30 giugno, emersa la scorsa settimana. "Siamo veramente alle battute finali, immaginate tutto come la costruzione di una casa: possono esserci dei ritardi perchè si trovano cose che non ti aspettavi. Non bisogna fare l'allarmismo che c'è stato nelle ultime settimane, bisogna intendersi per arrivare all'obiettivo comune, perchè poi tutto deve poggiare su basi solide, certezze e cose concrete. Quindi, se da una parte c'è un progetto che ha bisogno di seguire determinate tappe, dall'altra parte c'è una società di calcio di cui sono il presidente ma non ancora il proprietario, e che quindi ha bisogno di andare avanti. E in questo deve continuare attraverso un dialogo produttivo tra le parti. Quando questo dialogo viene a mancare, vengono a mancare anche i presupposti per trattare. Conosco il sentimento dei tifosi, ma questa situazione è ben più sfaccettata di quanto uno potrebbe pensare. Ci sono retroscena che non tutti possono conoscere, ma al tempo stesso chiedo ai tifosi di non ignorare certi meccanismi che fanno parte di un periodo di transizione. Bisogna accettare e digerire dei compromessi che ci porteranno ad avere un futuro brillante, chiedo ai tifosi di mettere da parte la rabbia e il risentimento per ripartire con un nuovo capitolo".
Si parla anche delle novità in ambito tecnico in casa Palermo, con Bruno Tedino e Fabio Lupo che sono sbarcati per diventare rispettivamente il nuovo allenatore e il nuovo direttore sportivo. Baccaglini ha parlato con entrambi, in particolare con il mister, dal quale ha tratto subito idee chiare: "Ho conosciuto l'allenatore, ho parlato con lui di alcune tematiche sportive e tecniche che ritenevo necessarie, e ho trovato in lui una persona preparata, che mi ha chiesto solo di avere un'opportunità. È una richiesta legittima, i tifosi avranno modo non solo di conoscerlo, ma avranno anche la voglia di dargli questa opportunità. La merita e farà bene. Alla conferenza stampa non prenderò parte, perchè so che una serie di domande verranno convogliate verso di me, e invece sono l'allenatore e il direttore sportivo che dovranno stare al centro dei riflettori. Sto facendo di tutto per arrivare al closing, alla definizione chiara della situazione. La chiarezza della situazione sarà palpabile, è un obiettivo condiviso da entrambe le parti. C'è ansia di arrivarci sia da parte mia che da parte di Zamparini: lui è pronto a lasciare, credo che lo abbia detto tante volte, ma ha anche sentito la necessità di garantire il futuro alla società. Per questo le due parti stanno continuando a lavorare insieme, e al momento della chiusura ci sarà il passaggio del testimone".
Intanto, intorno all'ora di pranzo sono sbarcato all'aeroporto di Punta Raisi Bruno Tedino e Fabio Lupo, rispettivamente il nuovo allenatore e il direttore sportivo del Palermo che verrà. Grande emozione e soddisfazione, ma anche voglia di mettersi subito al lavoro per l'ex tecnico del Pordenone, conscio di aver conto una grande occasione: "Sono molto contento chiaramente, molto orgoglioso di essere in una piazza così storica. È un'occasione importante per lo staff ma anche per il Palermo, noi siamo molto carichi e pronti per iniziare. Il calcio è uguale dappertutto, forse più in giù si va, e più è difficile. Noi cercheremo in tutte le maniere di creare un certo tipo di zoccolo duro, abbiamo bisogno di tutti, della città, della stampa e di chiunque possa portare un mattoncino importante. Non sono la persona adatta per parlare della proprietà, è giusto che non ne parli ma ho capito che c'è molta motivazione e grande stimolo da parte di tutti. Questo mi ha fatto scegliere una piazza così prestigiosa, non nego che avevo altre opzioni. Non ho ancora parlato con i giocatori, sono tutte cose che approfondiremo con i contatti diretti che avremo con tutti".
Molto concentrato sul lavoro da fare anche il direttore sportivo Lupo, il quale non sembra amare particolarmente i giri di parole e fa capire, al suo arrivo in aeroporto, che è sua ferma volontà quella di capire quali sono i margini di manovra per operare al più presto sul mercato, in particolare su quello in entrata: "Adesso vedremo cosa fare, in questi primi giorni faremo un punto della situazione con il mister e poi ci metteremo subito al lavoro, c'è tanto da fare e i giorni non sono tanti. Claiton è un'idea, ma dobbiamo valutare tante cose. Il Palermo ha tanta storia e tanta tradizione, oltre ad avere grandi ambizioni. Per me è un'opportunità importantissima, non si poteva non coglierla. È importante fare una squadra forte, è questo l'obiettivo che passa attraverso l'arrivo di nuovi giocatori che devono essere motivati e stimolati come lo siamo tutti noi. Poi per le cessioni c'è tempo, sarà il mercato eventualmente a dirle. Vogliamo subito provare a capire cosa si può fare per rendere forte questo Palermo fin da subito".