Alessandro Diamanti può diventare l'uomo in più del Palermo in questo rush finale della stagione. Questo, con un'intensa lettura tra le righe, è il messaggio che Diego Lopez lancia in conferenza stampa, alla vigilia della sfida tra i rosanero e l'Udinese. Nell'ultimo impegno previsto in serie A nel mese di marzo, prima della sosta per gli impegni delle Nazionali, il tecnico uruguaiano si aspetta una reazione dopo la batosta interna contro la Roma, con il fantasista toscano a fare da traino anche a livello psicologico oltre che tecnico: "C’è stato il colpo dopo la Roma - ha dichiarato Lopez a Boccadifalco - , ma noi dobbiamo partire dal secondo tempo, dove abbiamo fatto una battaglia e dobbiamo farla in ogni campo e solo così possiamo fare punti. Quelle come questa di domenica sono partite dove non conta giocare bene o male, bisogna fare punti e basta. La sensazione è positiva, perché siamo stati bravi nel secondo tempo, pur affrontando una squadra tosta come la Roma. L’Udinese per ora è in uno stato di forma positivo e dobbiamo dare il massimo. Diventa difficile usare Diamanti quando sei sotto di due gol, ma la squadra aveva bisogno di un giocatore come lui e ha fatto bene. E’ stato bene anche in questa settimana, perché ha fatto il suo e ho visto il cambio passo che volevo per far gol. E’ un giocatore che può darci tanto da qui alla fine, anche dall’inizio, non ho mai detto che non poteva partirci, ma che facevo delle scelte settimana dopo settimana".
Si parla anche della scelta del portiere che difenderà i pali del Palermo alla Dacia Arena. Posavec è stato messo in panchina contro la Roma per fare posto al suo dodicesimo Fulignati, ma nell'amichevole di giovedì contro la formazione Primavera si è messo in luce il giovane Marson, che a quanto pare potrebbe insidiare entrambi i suoi "titolari". Lopez non scioglie le riserve, dopo aver spiazzato tutti nella conferenza che ha preceduto la sfida contro i giallorossi, in cui aveva dichiarato la conferma per il croato, salvo poi scegliere il suo vice: "Ho già fatto una scelta così importante anche a Cagliari, scegliendo Avramov, ma qui la situazione è più delicata pèerché sono due giovani. La scelta la pondero sul campo, perché io valuto quello, non vi dirò chi gioca".
Nonostante i risultati negativi che non stanno consentendo al Palermo di sfruttare la netta flessione avuta dall'Empoli (che dista ancora sette punti), Diego Lopez riparte da una certezza, ovvero il modulo. Anche a Udine sarà 4-2-3-1, anche se a partita in corso potrebbe non essere escluso il passaggio alla linea difensiva a tre con gli esterni più bassi: "Di questo ne abbiamo parlato per tutta la settimana, questo è il momento di far punti, un pò per le partite nostre che dell’Empoli, questo è il momento giusto e questo va ricordato e va detto. Dobbiamo mettere il giusto atteggiamento in campo, ma anche negli allenamenti. La difesa a 3 è una variabile, per necessità noi stavamo soffrendo e loro hanno preso la partita in mano e ci hanno fatto correre più del previsto, ecco perché ci siamo messi a 5. La squadra è costruita per giocare a 3, ma secondo me è una squadra che sta lavorando e sta giocando bene a 4, è vero che prendiamo molti gol, ma molti da palle inattive. Puoi giocare a 3 a 4 o a 5 ma se dormi nelle palle inattive, c’è poco da fare".
Si parla anche di alcuni singoli, come di Andelkovic che sicuramente sarà fuori causa per infortunio e verrà sostituito quasi certamente da Giancarlo Gonzalez, mentre si registrano i rientri di Pezzella dall'infortunio - con il napoletano che insidierà Aleesami nel ruolo di terzino sinistro - e di Balogh dalla squalifica. Lopez punterà sull'ungherese nel ruolo di esterno sinistro di attacco, e in mezzo al campo ammette che potrebbe pensare all'inserimento di Jajalo. Non ci sono dubbi, invece, si chi indosserà la fascia da capitano sul campo dell'Udinese, visto il prolungarsi dell'assenza per infortunio di Rispoli: "La fascia di capitano è molto importante e anche io sono stato il capitano, Nestorovski ha il carattere e tutto per farlo meglio di altri". Una discreta responsabilità, affidata da parte di chi, in quel di Cagliari è stato fin dall'inizio un condottiero dichiarato prima dell'assegnazione della fascia.