Massimo rispetto. Paura? Neanche troppa. Diego Lopez si presenterà con il suo Palermo al cospetto della Juventus, regina degli ultimi cinque campionati e capolista anche di questa stagione, anche se forse con una piccola distrazione derivata dall'imminente ripresa del cammino europeo. Il tecnico uruguaiano fa capire che queste gare, seppur con un pronostico difficile da ribaltare, sono comunque affascinanti da affrontare: "Partite come questa sono belle da giocare, dobbiamo prendere come esempio la partita di Napoli, anche se dobbiamo gestire meglio il possesso palla. In certe partite bisogna muovere il pallone, e non buttarlo via. Il Palermo sta imparando di volta in volta, è un aspetto positivo. Contro l'Atalanta siamo stati in partita fino al loro terzo gol, per un paio di giorni non si è respirata una bella aria, ma se guardiamo la classifica non è cambiato niente e abbiamo le stesse chances di sette giorni fa. Niente è facile in questo contesto, dobbiamo guadagnarci tutto e dobbiamo giocare da squadra, anche se in tante partite ci sarà da soffrire".
Si è parlato spesso, soprattutto dopo la chiusura del mercato, della scarsa presenza di centrocampisti in rosa. Lopez fa capire che non è la presenza di quattro soli elementi in mediana, la principale causa di una qualità di gioco abbastanza scarsa: "È esagerato parlare di tre soli centrocampisti, perchè ci sono anche alcuni difensori e attaccanti che devono migliorare alcuni movimenti. Sono a conoscenza del fatto che possiamo migliorare, ci sono delle alternative ma bisogna anche migliorare le movenze in campo. Soprattutto dobbiamo fare meglio nei movimenti quando abbiamo il pallone, la velocità della palla fa la differenza e per questo dobbiamo lavorare. Vedo una squadra completa, bisogna fare meglio d'insieme così come abbiamo fatto a Napoli in fase di non possesso. Soprattutto quando giochiamo in casa abbiamo delle difficoltà nella gestione del pallone, ma sono tanti gli aspetti in cui dobbiamo migliorare".
Ai problemi legati ad una rosa abbastanza risicata, si aggiungono i recenti infortuni che hanno ristretto ulteriormente il cerchio. Alcune assenze di rilievo ma anche la possibilità di puntare su gente in cerca di riscatto e di vetrina, come quel Norbert Balogh entrato molto bene contro l'Atalanta: "Lo Faso si è fatto male con la Primavera, Silva si portava già dietro un problema fisico e Pezzella si è infortunato in partita, a fine gara con l'Atalanta aveva i crampi - dichiara Lopez a proposito degli indisponibili - . Non sono preoccupato per questi infortuni, si tratta di situazioni diverse tra loro. Balogh è un giovane interessante e in crescita, deve ancora imparare molto. Quando è entrato con l'Atalanta ha fatto bene, devo decidere se schierarlo o meno domani sera perchè si è reso pericoloso nonostante un momento difficile della squadra e della partita. Deve fare meglio nella protezione del pallone, sa farlo ed è bravo in questo, ma bisogna orientarlo sul piano mentale più che su quello fisico".
Da quando si è accomodato in panchina, Diego Lopez ha messo alle spalle il recente passato del Palermo, abbandonando la difesa a tre per puntare sul 4-3-3. Una scelta che potrebbe essere confermata anche allo Juventus Stadium, anche se il tecnico ammette di aver valutato un cambio di sistema di gioco: "Abbiamo provato un modulo diverso, secondo me bisogna adattarsi a quello che si ha a disposizione. Questa squadra ha nelle corde la difesa a tre, è una soluzione che potrebbe servire in determinate situazioni, magari anche con la Juve. Però potrebbe essere pericoloso fare un cambio repentino da quattro a tre in difesa, in questo momento ho queste due alternative e devo fare delle riflessioni, perchè vorrebbe dire togliere un attaccante per mettere un difensore. Allegri? Ritrovarlo sarà un piacere, a Cagliari parlavamo spesso e scherzosamente mi aveva detto di volermi con lui per curare la fase difensiva. Poi ho deciso veramente di iniziare a fare l'allenatore, seguo ancora alcune sue indicazioni".
Chiusura dedicata all'avversario di turno, quella Juventus che in casa non perde da oltre un anno in campionato. Un ulteriore handicap, che però non deve far giocare il Palermo di Lopez con troppo timore reverenziale: "La Juventus va affrontata come squadra, se andremo a Torino e penseremo di giocare come singoli non potrà finire bene. Dobbiamo giocare come squadra, solo così possiamo fare bene. Ho dei difensori molto bravi, sicuramente farò degli accorgimenti rispetto alle ultime gare ma tutti hanno capito come lavorare e giocare d'insieme".