Dopo tanta attesa, finalmente è arrivata. Come un bambino arriva il Natale per scartare i regali, così i tifosi del Palermo hanno aspettato tanto prima di poter celebrare la prima vittoria della formazione rosanero al "Renzo Barbera". Una vittoria che è arrivata con gli elementi tipici di quella che era una sfida per la salvezza a tutti gli effetti, contro il Crotone. Grinta, sofferenza, capacità di sfruttare il momento propizio per colpire e di stringere le maglie per difendere lo striminzito ma assai prezioso vantaggio. È bastata una zampata del solito Nestorovski per avere ragione della formazione pitagorica, incapace di proporre pericoli al termine di una gara in cui il Palermo ha dimostrato di avere qualcosa di più, forse a livello fisico, certamente a livello motivazionale.
La formazione guidata da Diego Lopez ha dimostrato grande compattezza in tutte le fasi della partita. Dai primi minuti in cui ha provato ad imporsi nella metà campo del Crotone, creando diverse palle gol fino a rompere il ghiaccio con il colpo da bomber vero di Nestorovski. Alla continuità data alla fase offensiva, con altre occasioni: prima il macedone ha sfiorato l'immediato bis sfiorando il palo con la punta, passando per la conclusione potente ma centrale di Chochev dal limite dell'area respinta da Cordaz, bravissimo sulla zuccata di Cionek da pochi passi. Poi i rosanero sono stati bravi a reggere l'urto del tentativo di reazione dei calabresi, con alcune occasioni che sono rimaste potenziali. Anzi, paradossalmente è stato proprio il Palermo a sfiorare il raddoppio sempre con Chochev, poco freddo a pochi passi dal portiere ospite. E alla fine è stata festa, con il tecnico uruguaiano che rimane imbattuto anche se in sole due partite.
E anche dall'interno arrivano segnali incoraggianti. Come dimostra il direttore sportivo Nicola Salerno, il quale ha fatto capire che a Palermo è tornata un po' di serenità dopo la vittoria contro il Crotone: "Non potevo credere che uno stadio che era sempre stato un fortino - ha dichiarato Salerno, ospite di TGS - , non aveva visto ancora una vittoria quest'anno. Secondo me è stato importante vincere, ma al di là di questo era importante vincere lo scontro diretto che ci permette di essere la prima contendente per il quartultimo posto. Sarebbe per noi un successo, perchè dobbiamo pensare alla salvezza. Non è facile ma ci può stare che qualche altra squadra venga coinvolta nella lotta salvezza, ma il calcio ci ha dato tante lezioni in tal merito. Il Genoa sta vivendo un momento difficile, Bologna e Cagliari un po' meno ma stanno avendo delle piccole difficoltà. Intanto pensiamo all'Empoli, squadra con la quale avremo l'ultima gara in casa. Rimbocchiamoci le maniche e prendiamoci le nostre responsabilità".
"L'Atalanta è micidiale in contropiede - prosegue il direttore sportivo del Palermo parlando del prossimo avversario - , sono una squadra tosta con un allenatore molto bravo, e stanno facendo un campionato di livello. Noi però siamo in crescita, e oltre alla vittoria con il Crotone che era fondamentale, anche a Napoli è stato importante fare un punto. Al di là del fatto che saremmo riusciti a vincere con un po' di fortuna in più, siamo stati bravi a contenere e poi abbiamo visto cosa ha fatto il Napoli a Bologna. Abbiamo svoltato, vedremo cosa riusciremo a fare nelle prossime gare".