Eugenio Corini è carico, e vuole vedere un Palermo che sia altrettanto carico sul campo. Dopo un pensiero rivolto allo storico capitano rosanero, Enzo Benedetti, il tecnico ha iniziato a pensare alla cruciale sfida di domani sul campo dell'Empoli: "Che sia una gara importante mi sembra giusto sottolinearlo - dichiara Corini - . Non è decisiva perchè mancherebbero ancora diciannove partite, quindi ci sarebbe il tempo per costruire qualcosa di importante. Un risultato positivo ci avvicinerebbe o ci lascerebbe all'attuale distanza dall'Empoli, quindi diventa una partita importante perchè è l'Empoli il target da raggiungere, per il resto non so cosa dire. Sicuramente come sempre preparo la partita per cercare di vincerla e per fare risultato".
Non si può non parlare di mercato, specialmente in vista di una sfida per la quale ci si poteva aspettare qualche rinforzo. Corini non fa drammi, e pensa ai giocatori che avrà a disposizione domani: "La società sta lavorando, ha cercato di capire quali fossero le possibilità, alcune situazioni non sono andate a buon fine per una serie di motivazioni. Come ho sempre detto, l'imperativo che mi sono dato quando sono arrivato è quello di dare il massimo per il Palermo. La società lavorerà per portare a Palermo giocatori che possono aiutarmi e possono essere congeniali al mio lavoro. Non posso conoscere le dinamiche del mercato, di conseguenza mi concentro sul mio dovere, ovvero che la squadra faccia risultati e alimenti le speranze di salvezza, che attualmente ci sono visto che nelle ultime due gare abbiamo ottenuto quattro punti che potevano anche essere sei con un po' di fortuna".
Il rientro dalle vacanze natalizie è stato positivo secondo Corini, il quale crede di aver trovato un Palermo subito pronto a lavorare per migliorare la propria condizione in classifica: "Ho visto i ragazzi subito molto attenti, hanno lavorato anche in vacanza con un programma particolare. Abbiamo lavorato soprattutto su questioni tecniche e tattiche, mentre sul piano atletico abbiamo fatto dei test per capire come e quando poter lavorare su alcune situazioni. Abbiamo fatto delle prove per quanto riguarda la difesa, perchè volevamo farci un'idea su come vincere la partita, o eventualmente su come recuperarla in caso di svantaggio. Sono contento per come abbiamo lavorato con i ragazzi, sono convinto che potremo fare risultato".
Corini vuole approcciare la gara di Empoli in maniera da non avere rimpianti, almeno sul piano dell'atteggiamento della squadra e del tentativo di portare a casa quantomeno un risultato diverso dalla sconfitta: "Deve essere una gara di grande forza, dobbiamo dare un segnale che dobbiamo prenderci il risultato, e serve l'atteggiamento che la squadra ha avuto quando ha ottenuto risultato o ci è andata vicino. A Firenze ci siamo andati vicino, a Genova abbiamo dimostrato grande carattere nel fare la rimonta. Ci vuole grande caparbietà, non sarà una gara di attesa in cui lasceremo giocare l'Empoli. Quando avremo la palla la giocheremo, quando l'avranno loro proveremo a rubarla per costruire azioni e fare gol. Questo fa parte del percorso di crescita che sto cercando di mettere nei miei giocatori, migliorandoli individualmente e di conseguenza portando migliorie a livello di gruppo".
Si passa ai singoli, con Corini che confida molto sul pieno recupero di Gonzalez, per il quale continua a spendere parole di elogio. Discorso simile per Bruno Henrique, mentre sul sempre più vicino arrivo di Stefan Silva il mister non si espone: "Gonzalez è tornato molto bene, ha lavorato in maniera straordinaria sia per mettersi a disposizione con il Pescara, facendo anche una partita importante, sia nel lavoro fatto a casa durante le vacanze. Sono contento di come lavora, ha una leadership naturale e su di lui conto molto, per cui è pronto. Bruno Henrique ha un tutore che diminuisce di settimana in settimana, spero che sparisca al più presto ma sicuramente lo vedo molto meglio sul piano della corsa ma anche più tranquillo quando affronta i contrasti. Hiljemark è sul mercato, ma fa ancora parte della nostra rosa, quindi lo ritengo un giocatore del Palermo a tutti gli effetti finchè sarà qui. Silva? Parlerò di lui solo quando sarà ufficialmente un nostro giocatore, mi sembra corretto fare così".
Si conclude parlando del ballottaggio tra Quaison e Diamanti, per il quale Corini fa capire di non avere preferenze se non in base all'avversario da affrontare. E poi c'è il "caso Nestorovski". Non segna da cinque partite, ma Corini non ne fa un dramma: "Pensiamo alla prossima partita, la giochiamo e facciamo delle verifiche su un giocatore e in funzione dell'avversario. Io ritengo che tutti i giocatori che ho possono essere titolari, a prescindere dagli undici che giocano e dai tre che subentrano. Scelgo in base anche all'avversario. Nestorovski sta avendo un ottimo atteggiamento, abbiamo sottolineato la sua leadership a livello caratteriale, per come va a pressare l'avversario, e poi nelle ultime partite è andato vicino al gol. Deve solo stare tranquillo e continuare a lavorare così".