Roberto De Zerbi vive la vigilia della sfida contro lo Spezia come se stesse andando ad affrontare una gara di campionato. Non vale punti, bensì l'accesso agli ottavi di finale di coppa Italia, ma il tecnico del Palermo vuole vincere questa partita, anche per togliersi un peso dalle spalle: "È un'occasione da cogliere nella maniera giusta. Dicevo ai giocatori che ci si è abituato troppo a perdere nelle ultime stagioni. La gara di domani, se la si affronta come si dovrebbe affrontare ogni gara ufficiale, si può vincere. Bisogna ricordarci come si vince, è una partita importante, per me è come se fosse una gara di campionato. Valuterò anche i giocatori, ma ho sempre detto che i valori della rosa sono differenti per caratteristiche, ma simili proprio per valore. Portiamo una maglia, dobbiamo rispettarla e onorarla in qualsiasi partita ufficiale. Anche se avessimo vinto le ultime sette, avremmo giocato domani per vincere".
La coppa Italia ha spesso regalato sorprese negli ultimi anni, anche al Palermo. Un anno fa fu l'Alessandria ad eliminare i rosa, quest'anno De Zerbi vorrebbe evitare un'altra brutta figura: "Ho preparato gli allenamenti come se domani dovessimo giocare una gara di campionato. Non ho preparato la gara in funzione allo Spezia, non vedo differenze rispetto alla gara con la Lazio. Sta a tutti prendersi le proprie responsabilità. Sono abbastanza lucido, dopo la gara di domenica ho detto che tutti devono assumersi le proprie responsabilità, è troppo facile scaricare le colpe sul presidente, sull'allenatore di turno o sull'ambiente. Domani è una gara da giocare nella maniera giusta. Negli ultimi anni la coppa Italia sta riservando sorprese, sta a noi evitarle".
Maurizio Zamparini ha "salvato" De Zerbi anche dopo la settima sconfitta consecutiva. Il mister, però, fa capire ancora una volta di non vivere con l'ossessione dell'esonero: "Quando dico che non ho paura dell'esonero, non lo dico perchè voglio tirarmi fuori, bensì perchè non è ciò che mi fa perdere il sonno. Non dormo la notte per le sconfitte di fila, far giocare la squadra come vorrei e lavorare come vorrei. Quando i risultati non supportano i sacrifici che si fanno, è una situazione non piacevole. Cerco di andare avanti come ho sempre fatto, seguendo quello che dice la mia testa, ascoltando tutti ma prendendo io le decisioni, comportandomi sempre in maniera onesta e corretta. Le critiche non fanno piacere, però i risultati non stanno venendo e devo accettare tutto, però combattendo. Non ho mai pensato a fare un passo indietro, ma sotto l'aspetto economico sono pronto a farlo. Non ho ancora l'età per mettere i soldi davanti a tutto, non l'ho mai fatto e non lo farò a Palermo. Sono stato il primo a Palermo a non volere il contratto lungo, io voglio altro nel senso di risultati, non so se riuscirò ad ottenerlo qua. Il passo indietro sarebbe da persona di poco valore, e io non sono così".
Un De Zerbi che prova a vivere questa situazione nella maniera più lucida e meno passionale possibile, anche per trovare la soluzione giusta da prendere per evitare il tracollo definitivo: "Non ho rotture di scatole in testa, anche se non è bello vivere questa situazione. A me non piace perdere, non sono abituato e non voglio abituarmi, mi dà fastidio. Nonostante io sia un passionale, cerco di distaccarmi un po' perchè sapevo dove sarei venuto ed ero a conoscenza dei problemi che c'erano. Non avrei mai pensato a tutti questi infortuni, che hanno condizionato le mie scelte, e non pensavo che avremmo fatto sette sconfitte. Tra queste, tra l'altro, non le abbiamo meritate tutte. Ai ragazzi chiedo un po' più di attenzione, di coraggio e di senso di appartenenza, la squadra deve andare oltre le difficoltà e deve anche saper assorbire al meglio le sconfitte. Non devo essere io ad accendere le scintille, i giocatori devono reagire in primis per se stessi. Ci si salva tutti insieme".
Ancora tante assenze per il Palermo. Sia contro lo Spezia, che domenica a Firenze, De Zerbi dovrà fare la conta degli assenti, che sta condizionando in gran parte le sue scelte di formazione: "Alla lista degli infortunati si è aggiunto Gonzalez che ha preso una botta al ginocchio. Non sono a disposizione Cionek, Embalo e Trajkovski, così come Rajkovic. Diamanti viene in panchina ma è reduce da un problema all'adduttore e non dovrei tenerlo in considerazione domani. A Firenze inoltre avremo tre squalificati che si aggiungono agli infortunati. Quando perdono gli altri, la prima cosa che si vede sono gli infortunati. Vorrei che si tenesse conto di questo anche nel nostro caso, e nelle scelte che prendo. Posavec e Nestorovski andranno in panchina, Balogh è rientrato in gruppo lunedì e andrà in panchina, ma può darsi che faccia uno spezzone di gara. Vorrei averlo a disposizione domenica, magari non al 100% ma comunque in grado di giocare. Non è ancora maturo per poter valutare nel migliore dei modi il suo ruolo, è un giocatore che svaria molto".
Si parla delle chances che De Zerbi dà al Palermo per salvarsi. Il tecnico sa perfettamente da cosa passa la corsa dei rosa verso la permanenza in serie A: "Anche quando si lotta per lo scudetto bisogna passare dalle altre squadre. In un campionato a venti squadre, c'è chi si gioca il primato con le squadre del proprio valore, e c'è chi si gioca la salvezza con le squadre del proprio livello. Certamente dobbiamo prima recuperare gli infortunati, dobbiamo capire ed essere convinti che non abbiamo niente di più nè di meno rispetto alle altre squadre. Ma la salvezza passa anche da un rafforzamento della squadra a gennaio".