Il Palermo di De Zerbi sta vivendo un momento davvero complicato e inevitabili cominciano a ronzare intorno all'allenatore rosanero voci e indiscrezioni legate ad un possibile allontanamento in caso di sconfitta contro la Lazio. La vittoria in casa siciliana manca da sei giornate e la pazienza del presidente Zamparini, nonostante le parole pubbliche, potrebbe presto esaurirsi. Soprattutto alla luce del pasato.

Ci sarebbe anche una gara importante contro una squadra in forma come la Lazio di Inzaghi e allora De Zerbi, in conferenza stampa, cerca di portare l'attenzione di tutti sul campo: "Non so se quella di domani sarà la mia ultima partita. Io sto dando tutto con la massima serietà, professionalità ed impegno. Contro la Lazio speriamo di vincere. La Lazio ha tre attaccanti forti e due mezzali che si inseriscono molto, un po’ come il Torino." All'ipotesi di un cambio di modulo De Zerbi risponde così: "Magari cambieremo qualcosa dal punto di vista del sistema di gioco, ma non pensate che sia questo il motivo dei risultati negativi. Se cambio lo faccio anche in base a chi andiamo ad affrontare. Con Torino e Roma giocando a 5 abbiamo subito 8 gol, mentre in altre partite con un uomo in meno in difesa avremmo tenuto il gioco più lontano dalla nostra area. Molti gol li avremmo potuti evitare con la difesa a 5, però le statistiche dicono che subiamo molti più tiri con questa soluzione tattica."

Un momento di Bologna-Palermo 3-1, it.eurosport.com

Il pubblico del Barbera e in generale i tifosi del Palermo non possono essere soddisfatti ovviamente del momento: "I risultati positivi aiutano, ma se siamo in questa condizioni i motivi sono più profondi. Per ora sono concentrato solo sulla sfida di domani. Giocare con poco pubblico o con un pubblico non entusiasta non fa sicuramente piacere a nessuno. Siamo persone prima che professionisti. A me non piace perdere, non piace essere contestato, quindi fa piacere se il pubblico è dalla nostra parte." Infine De Zerbi parla dell'atteggiamento che deve avere la squadra in campo: "Coraggio e intraprendenza si possono, si devono allenare. Dal punto di vista del coraggio non siamo ancora al top. Il nostro approccio nei primi 20' è diverso dagli ultimi 70'. Bisogna capire perché, se quell’inizio brillante è frutto del lavoro che facciamo in settimana e poi peggiora l’atteggiamento o che altro. Questa settimana è stata particolare. Io l’ho vista sempre bene la squadra all’inizio. Le mie responsabilità me le prendo, però non può anche i calciatori devono prendersi le loro."