Ancora tutto fermo, in attesa della svolta definitiva. A Palermo si vive ancora nel caos, con tre protagonisti che stanno aspettando la fine di qualcosa che, a tutti gli effetti, assume i contorni di un incubo. Davide Ballardini vuole andare via, Maurizio Zamparini vorrebbe ricominciare da capo (un'altra volta) e Roberto De Zerbi intanto ha iniziato il proprio lavoro alla guida della squadra, in attesa che si risolva tutto. Ma partiamo da chi l'ha occupata, la panchina rosanero, nelle prime tre gare ufficiali di questa stagione. Ballardini è arrivato ieri mattina allo stadio "Renzo Barbera", dove si trova la sede societaria, per raccogliere gli ultimi effetti personali lasciati a Palermo. Si pensava che sempre in mattinata potesse trovare l'accordo per la risoluzione consensuale del suo contratto, e di conseguenza formalizzarlo, ma non è stato così. Almeno a livello contrattuale, infatti, Davide Ballardini è ancora l'allenatore del Palermo, il che rende ancor più paradossale quanto è accaduto nel pomeriggio.
Già, perchè Roberto De Zerbi ha regolarmente diretto quella che è stata la sua prima seduta di allenamento agli ordini del Palermo. Il giovane tecnico bresciano, arrivato nel capoluogo siciliano nella serata di domenica, ha avuto modo nel pomeriggio di ieri di prendere contatto con i suoi nuovi giocatori, provando più a conoscerli e a tenerli in movimento piuttosto che a provare nuovi schemi. Anche perchè diversi elementi della rosa, alcuni dei quali decisamente importanti come Gonzalez, Hiljemark e Aleesami, sono in giro per il mondo per rappresentare le rispettive Nazionali nelle gare di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018. Per l'ex mister del Foggia, dunque, una bella missione, anche se sarà solo rimandato il suo esordio ufficiale su una panchina di serie A: il match di sabato sera contro il Napoli, infatti, dovrà guardarlo dalla tribuna, vista la squalifica rimediata durante la finale playoff dell'ultima Lega Pro contro il Pisa e da scontare proprio contro una delle sue ex squadre da calciatore.
In questo scenario continua ad essere forte, e non potrebbe essere altrimenti, la figura di Maurizio Zamparini. Il presidente del Palermo non si è affatto opposto alla richiesta di dimissioni di Ballardini, a patto che quest'ultimo ritirasse la richiesta di buonuscita che continua ad essere il nodo da sciogliere per terminare in maniera definitiva il rapporto di lavoro tra le parti. Qualora il mister ravennate dovesse continuare ad alzare il muro per altre 24-36 ore, scatterebbe inevitabilmente l'esonero, visto che nel frattempo il patron rosanero ha ingaggiato un altro allenatore. Una soluzione, quella dell'esonero, che favorirebbe in maniera evidente Ballardini sul piano economico e che rappresenterebbe una grana per Zamparini, anche se difficilmente, in caso di allontanamento anche di De Zerbi, l'imprenditore friulano richiamerebbe il tecnico dell'ultima salvezza del Palermo in A.