La Serie B nelle ultime stagioni ha sempre messo in evidenza giovani talenti italiani che poi hanno fatto il salto in una squadra di Serie A. In questo campionato uno dei nomi più intriganti è sicuramente quello di Stefano Sensi, regista classe '95 del Cesena. Su di lui tanti occhi, ma alla fine è stato il Sassuolo ad assicurarselo per la prossima stagione, con alle spalle l'occhio interessato della Juventus. 

In un'intervista concessa a Tuttosport il centrocampista parla del suo presente e di quello che si aspetta per il futuro: "Io penso a migliorarmi. E basta. Vivo il periodo come una sorta di palestra: ora mi chiedono della serie A e del Sassuolo. La prossima stagione mi domanderanno della Juve: meglio farci l’abitudine. Pressione? No, sono stimoli in più: arrivare alla Juve penso sia il sogno di tutti i bambini. E se mai ci dovessi arrivare, sarei contentissimo. Ho sempre avuto un debole per il Barcellona, la squadra per definizione. La Juve, però, ormai è sul livello dei catalani. Juventus-Sassuolo? Non è il mio derby, ma domani seguirò la partita con ancora più attenzione del solito." Sul perchè proprio il Sassuolo Sensi si esprime così: "Ho scelto il Sassuolo perché è un club serio, organizzato e sempre più vicino a quelli top. La sinergia con la Juventus è stato un motivo in più: ha rafforzato la mia idea."

C'è modo anche di parlare di calcio a 360° con Sensi: "Grazie ai filmati di YouTube studio Pirlo, Verratti e Xavi, che è sempre stato il mio idolo. Dybala? E’ un ottimo tiratore. Di Dybala e di altri giocatori cerco sempre di capire posizionamento del corpo e modo di calciare. Ruolo? Qui a Cesena sono stato provato anche come mezzala e trequartista, ma il rendimento migliore penso di poterlo offrire davanti alla difesa, da regista. Il mio punto di forza è la visione di gioco. Il sogno sarebbe quello di arrivare alla Juve in tempo per giocare con Pogba e Dybala. Ma ora nella mia testa c’è il Cesena. E posso garantirvi che per quello che mi sta dando questa esperienza e questa squadra sarà comunque un dispiacere andare via."

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni