Giuseppe Iachini è tornato sulla panchina del Palermo ed è pronto ad affrontare la sfida complicata dell'Olimpico contro la Roma. Prima del match di domenica sera, Iachini ha parlato in conferenza stampa affrontando il tema del ritorno dopo tre mesi e anche sulle condizioni fisiche di alcuni giocatori non al meglio. Ma soprattutto, si è parlato dell'obiettivo da raggiungere, la permanenza in Serie A.
"Ho apprezzato molto il gesto del presidente, ora c’è da vincere sul campo, dobbiamo vincere le partite. Sono tornato in virù di una conoscenza di vecchia data del presidente. Mi ha chiesto un aiuto in un momento di difficoltà, sono molto legato a questa piazza, a questa tifoseria con cui ho condiviso tante vittorie in questi anni. Inoltre ritrovo un gruppo che mi ha dato tanto, in un momento così particolare non me la sono sentita di dire di no. Voglio provare a dare il mio contributo affinché con certi discorsi lavorativi si possa portare la squadra alla salvezza sul campo. Sarà questa la soddisfazione più bella. Ho avuto qualche colloquio soprattutto con lo staff medico, è una situazione a cui prestare attenzione. Abbiamo qualche ragazzo indisponibile, fuori per infortunio. A qualche altro giocatore bisognerà prestare particolare attenzione a livello lavorativo, perché ha già tirato molto. Insomma, in base a queste valutazioni, cominceremo a lavorare a livello fisico. Dobbiamo rimettere dentro quelle metodologie che eravamo abituati a proporre. Non avendo la bacchetta magica dobbiamo tornare a lavorare a livello tattico, a riprendere certi discorsi. Al di là di chi ci sarà, sarà necessario valutare certe soluzioni per capire dove andare a migliorare".
L'infortunio di Stefano Sorrentino ha complicato le cose per l'allenatore marchigiano che si ritrova con il solo Alastra a disposizione, il capitano resterà fuori un mese e l'altro portiere di riserva, Posavec, rientrerà a metà marzo: "Alastra lo conoscevamo già prima, ha fatto la preparazione con noi. E’ sempre stato il nostro terzo portiere, è un giovane che dimostra tanta personalità. Sappiamo che Sorrentino, ed è inutile nasconderlo, è un giocatore molto importante. Ma chi andrà in campo cercherà di fare il suo meglio. Sarà per lui una possibilità importante per mettersi in evidenza, per valorizzare il lavoro del preparatore dei portieri che lo ha allenato. E’ giusto che chi gioca si impegni per dare risposte positive. Può essere una risorsa per il futuro della squadra. Posavec è stato infortunato, avremo modo di vederlo meglio nelle prossime settimane, non posso fare una valutazione completa, perché l’ho visto solo in due allenamenti. Dimostra di avere delle caratteristiche importanti, ma bisognerà valutarlo anche nella tattica individuale, ci lavorerà Sicignano".
A Roma si potrebbe vedere un Palermo non ancora definitivo. In attesa del recupero degli infortunati, Iachini pensa al modulo che dia maggiori certezze alla squadra: "In passato abbiamo lavorato con tanti moduli, sia con la difesa a 3 che a 4, che non è qualcosa di astratto ma qualcosa già fatta in passato. Però bisogna ricominciare da qualcosa che alla squadra ha dato certezze e fiducia, cose che la squadra sente proprie. Andremo a ritoccare e riprendere successivamente altre soluzioni. Sui singoli bisognerà valutare bene, perché tanti ragazzi hanno avuto problemi fisici e stanno rientrando, altri sono ancora fuori. Dovremo valutare per bene, anche con l’assistenza dello staff tecnico, abbiamo ancora due allenamenti. Dopo questa partita potrebbero cambiare tante cose ancora, perché il lavoro potrebbe permettere a chi oggi è un po’ dietro di recuperare e superare i compagni. Abbiamo cominciato a monitorare queste situazioni individualmente, giocatore per giocatore, confrontando i dati che avevamo prima di andare via. Magari dalla prossima gara recupereremo qualcuno".
Il primo ostacolo di Iachini si chiama Roma, una squadra rinnovata dall'arrivo di Spalletti, ma che ha trovato la sconfitta in Champions League contro il Real Madrid: "I giallorossi hanno una rosa molto forte. Hanno acquistato calciatori importanti come Perotti ed El Shaarawy. Spalletti è stato uno dei tecnici che ho apprezzato di più da giocatore, ho grande stima della persona e dell’allenatore. Sa dare una mentalità alle sue squadre. E’ da quattro-cinque settimane che è tornato alla Roma e si è già vista la sua impronta, la sua idea di calcio, come affronta in maniera dinamica e intensa la partita. Ci sono dei giocatori letteralmente trasformati anche dal punto di vista fisico. Questo però è incoraggiante anche per il Palermo, perché sappiamo che in poco tempo possiamo fare tanto. Servirà una grandissima partita. Per noi è un momento un po’ così, perché ci aspetta un calendario importante da affrontare. Prenderemo le partite una alla volta, e compatibilmente con gli infortuni e con i recuperi, cercheremo di portare tutti allo stesso livello, per poi avere uno scatto nelle prossime partite adeguato a quello che serve per avere un finale giusto".