Ogni volta che parla pubblicamente, Maurizio Zamparini sorprende tutti rilasciando spesso dichiarazioni roventi riguardo il suo Palermo. Lo ha fatto lo scorso anno, concentrandosi sulla situazione legata a Dybala, suo gioiello da mettere in mostra per venderlo successivamente ad un prezzo elevato. Pizzica costantemente i suoi allenatori; persino il pragmatico Iachini è stato soggetto di critiche: sia per il modulo che, ultimamente, per aver rilasciato dichiarazioni di lamentele per quanto riguardava il mercato svolto dalla società.
Nell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, in una lunga intervista, il presidente rosanero si è soffermato su diversi aspetti, cominciando dal match di stasera contro il Milan: "Avrei preferito il Milan alla prima giornata, ora è troppo arrabbiato dopo aver perso male con l’Inter. Come tanti anni fa. Giocava il Milan e vinceva l’Inter. Nonostante Balotelli abbia dimostrato subito quanto vale. È l’unico che può fare la differenza con una giocata. Speriamo, però, dalla prossima partita. Nel frattempo troverà l’amore? Di sicuro non gli mancheranno le proposte dopo quest’ammissione. La fila è lunghissima”.
Il patron rosanero ha spesso dichiarato di voler lasciare il club per occuparsi d'altro, ma per il momento non ha trovato nessuno che possa garantire un futuro dignitoso alla società di Viale del Fante: "Per rispetto alla mia età è bene che a fine anno mi faccia da parte. Cerco un acquirente che dia un futuro al Palermo. Non ho bisogno di soldi, ma voglio garanzie per il club. Semmai posso dare una mano da presidente onorario".
Tornando a parlare del presente, Zamaprini si gode i suoi giovani assi pescati da vari campionati esteri che si stanno bene integrando nel nostro campionato: "Il Palermo ha un’arma segreta? I singoli li conoscete: Vazquez su tutti, in attesa che Gilardino trovi la forma migliore. Iachini ha plasmato un Palermo strutturato che in velocità diventa temibile. Siamo una squadra tosta e i nostri giovani sorprenderanno anche quest’anno. Punto molto sugli svedesi Quaison e Hiljemark come sul serbo Djurdjevic”.
Abbiamo detto di Dybala, l'argentino è stato oggetto di desiderio di diverse squadre, Zamparini non lo ha mai nascosto, alla fine è andato alla Juventus per volontà del giocatore: Un anno fa abbiamo sbancato San Siro e Dybala ha fatto innamorare Berlusconi? Gran bella partita. Fosse stato per me Paulo sarebbe rossonero, ma ha preferito la Juve. Lì non è ancora titolare? Visto Manchester, forse è giusto così: anche perché hanno segnato Mandzukic e Morata. Nei grandi club funziona così, la scelta del ragazzo è stata coraggiosa: il tempo gli darà ragione. Dico solo che nel Milan oggi sarebbe la prima scelta. Sinisa stravede per lui. Quando lo vide la prima volta disse: Ma nel Palermo gioca Messi?”.
Per ultimo, Maurizio Zamparini parla della situazione generale della Serie A, dal favorito allo scudetto all'addìo di Fassone all'Inter: La Juve è sempre la più attrezzata, anche se Allegri quest’anno ha bisogno di tempo per dare un gioco a una squadra che ha cambiato troppi uomini. E l’impronta di Conte è lontana. Chi se ne può avvantaggiare? È importante la svolta di martedì: a Manchester è nata la Juve di Allegri. La Roma mi convince sino ad un certo punto e quel furbacchione di Mancini è partito benissimo anche se l’Inter non è ancora una squadra. Come giudico il cambio della guardia all’Inter? L’addio a Fassone è nella logica di chi, come Thohir, vuole puntare sui propri uomini, all’estero si usa così: solo in Italia non gettiamo a mare nessuno. Non dobbiamo aver paura di perdere la nostra identità. L’Inghilterra dimostra che l’arrivo dei nuovi investitori porta denari e idee fresche. I dollari non hanno nazionalità”.