Il Palermo e la questione imbattibilità: da mantenere sin quando sarà possibile, per continuare a frequentare le zone nobili della graduatoria e, contestualmente, ottenere quei punti necessari a raggiungere con discreto anticipo sulla tabella di marcia la quota salvezza. La necessità di verificare le condizioni di bomber Gilardino, dopo l’ora di gioco al debutto contro il Carpi, e il ricordo della sfida vinta nella passata stagione, secondo risultato utile di una serie durata ben nove turni, a completare il quadro. Obiettivi e auspici di un Beppe Iachini che si presenta alla sfida contro il Milan da secondo in classifica.

Il tecnico rosanero nelle prossime ore sarà chiamato a risolvere un paio di enigmi: la disposizione in mezzo al campo e il ballottaggio tra Vitiello e Struna in difesa. Partiamo dal primo: pressoché certo il ritorno di Rigoni, dovrebbe trovare riscontro nella distinta ufficiale l’ipotesi di una riconferma di Quaison e Jajalo, anche se quest’ultimo, dopo la prova opaca contro il Carpi, potrebbe essere rimpiazzato da Chochev. Sugli esterni, fiducia a Rispoli e Lazaar. Da scartare, al netto di clamorosi ribaltoni, l’eventualità di un ritorno al regista: destinati nuovamente alla panchina sia Maresca che Brugman.

Il secondo dubbio riguarda il ruolo di terzo centrale, ancora senza attore fisso, da affiancare a Gonzalez ed El Kaoutari a protezione della porta difesa da capitan Sorrentino. L’incipit stagionale è stato contraddistinto dall’alternanza tra Vitiello e Struna, tuttavia l’ex Siena ha fatto storcere il naso a parecchi sia nel vernissage contro il Genoa sia coi biancorossi di Castori, mentre lo sloveno a Udine ha rimediato un rosso evitabile. Con ogni probabilità sarà ballottaggio sino all’ultimo. In avanti, fiducia al tandem genio e concretezza composto da Vazquez e dal grande ex Gilardino, già campione d’Europa e del Mondo con la casacca rossonera. Un terreno di gioco amico per ritrovare l’istinto da killer d’aria di rigore.