Alla fine è la monotonia a trionfare al "Manuzzi". Uno 0-0 da sbadigli e una generale poca vivacità in campo. Solo i padroni di casa osano leggermente di più, ma con scarsi risultati. Dal canto suo, il Palermo sembra che giochi per portare a casa il punticino. Vazquez e Dybala - assieme al gioiellino svedese Quaison schierato a sopresa titolare - oggi hanno pienamente deluso le aspettative. L'alibi delle numerose assenze in difesa (gli infortunati Morganella, Lazaar e Gonzalez e lo squalificato Rispoli) regge solo parzialmente. Della partita c'è assai poco da raccontare.
Il Cesena, per l'organizzazione in campo, dimostra di essere in un buon momento. Gli attaccanti palermitani vengono letteralmente ingabbiati dal muro difensivo bianconero che anche a centrocampo crea non pochi problemi a capitan Barreto e soci. Il limite dei padroni di casa è in attacco, con il possente Djuric che gioca di sponda, ma Defrel - il più pericoloso dei suoi - non riesce mai a trovare il guizzo vincente. Ci prova anche l'ex Brienza, ma invano. L'unica azione saliente del match è una pericolosa conclusione da fuori di Perico, sulla quale Sorrentino è bravo a deviare in angolo.
La ripresa è quasi una fotocopia del primo tempo. Il Palermo non prova mai a graffiare, e, col passare dei minuti, anche il Cesena si accontenta del pari. Ci provano Djuric e Belotti, ma sono episodi del tutto isolati. Si tratta probabilmente di una delle gare più brutte di questo campionato.
Così Beppe Iachini a Radio Rai: "Il pari ci sta, entrambe le squadre volevano vincere. Abbiamo incontarto una compagine compatta, che ci ha concesso poco. SIamo stati concentrati, provandoci fino in fondo, ma non siamo riusciti a vincere. Bravo il Cesena, ma bravi anche noi. Potevamo fare di più negli ultimi metri, forse non siamo abituati al sintetico. Però può capitare, l'importante è che la squadra abbia avuto ordine e compattezza".