Livello alto, talvolta altissimo. Si apre a Glasgow la rassegna europea, l'Ital-nuoto risponde presente a gran voce. Simona Quadarella conferma il suo ruolo negli 800, è la donna di riferimento, candidata senza mezzi termini all'oro. In chiusura di mattinata, 8'23"93. Primo tempo davanti alla giovane ungherese Kesely, distanti al momento le principali rivali, Koehler e Kapas. Ilaria Cusinato, prima al mondo nei 400 misti, entra in finale con il terzo crono - 4'39"02. Meglio di lei fanno Lesaffre - 4'36"17 - e Willmott. La Toni - 4'42"06 - esclude di un centesimo la Polieri.
Entrambe le staffette rafforzano le speranze della vigilia. La 4x100 D, guidata da una Pellegrini da 53"73 lanciato, sigilla la seconda performance alle spalle dell'Olanda - 3'38"64 le azzurre. In acqua, con la divina, Galizi, Letrari e Ferraioli. Attenzione ai cambi del pomeriggio, Bonnet per la Francia soprattutto. Al maschile, eccellente riscontro per Dotto, Vendrame, Zazzeri e Miressi. 3'15"29, candidatura reale. Polonia, Ungheria, Russia e Serbia nelle vicinanze.
Adam Peaty spazza la vasca nei 100 rana, firmando il record dei campionati - 57"89. Contesto clamoroso, decollano anche Wilby, Murdoch e Chupkov. Scozzoli - 1'00"07 - è nono complessivo, in semifinale anche Pinzuti - 1'00"63. Nei 100 farfalla, una sola donna al comando. Sarah Sjostroem rimanda la concorrenza e copre le due tornate in 56"87. Sulle code della svedese, Di Liddo - 57"91 - e Bianchi - 57"92. 59"54 per la Tarzia, quattordicesima ma eliminata perché terza di casa Italia. Doppio impegno per la Sjoestroem, in testa anche nei 50sl, dove si consuma l'annunciato duello con la Blume. Primo atto alla scandinava - 24"14. 25"28 per la Ferraioli, undicesima. Fuori, dopo lo spareggio, la Raco.
Acerenza manca l'acuto nei 400sl, modesto 3'50"00. Comanda Romanchuk - 3'46"95. Infine, 50 dorso U. Ryan - 24"32 - precede Kolesnikov, Glinta e Morozov. Sabbioni, dodicesimo, è della partita - 25"17 - come Ceccon - 25"50.