Il Settebello completa l'opera, a Barcellona chiude a punteggio pieno la fase a gironi domando la Georgia con un secco 14-3. Terzo successo consecutivo, l'impressione di un gruppo in costante crescita. Molina ed Echenique forniscono un prezioso apporto, sono la cieligina da apporre su una base solidissima, costruita con intelligenza e minuziosità da Sandro Campagna. Non pesa quindi l'assenza di Aicardi, a casa per recuperare in via definitiva da cronici problemi fisici. L'alternanza al centro fornisce imprevedibilità a una nazionale in grado di abbinare talento e forza fisica. Frullato perfetto, ora sguardo proiettato ai quarti contro la vincente di Francia - Russia (per quanto visto, Russia ampiamente favorita).
La selezione azzurra non trascura un impegno sulla carta abbordabile. Il Settebello aggredisce fin dalle prime battute, toglie fiato alla Georgia, spinge la formazione di Chomakhidze lontano. Del Lungo presidia i pali, viene impensierito solo da conclusioni di facile lettura, dal perimetro. 26 secondi, questo quanto impiega Figlioli per aprire la scatola del match. Bodegas sigilla il vantaggio in superiorità numerica, dopo un battito d'ali l'Italia è padrona del confronto. Il tempo d'avvio è chiuso dalla sortita di Presciutti. Non muta lo spartito nei successivi minuti, Renzuto iscrive il suo nome a tabellino, la Georgia si espone a continui falli e deve soccombere con l'uomo in meno. Bodegas e Molina danno forma al 6-0 di stampo tricolore, tocca a Rurua, su rigore, muovere lo 0 dalla casella georgiana.
Campagna mostra atteggiamento da vincente quando richiama a gran voce i suoi, come rilassati dall'ampio margine. Sfuriate a getto continuo per mantenere una soglia d'attenzione elevata. Il secondo gol di Rurua introduce la scarica italiana. Due squilli di Di Fulvio completano un parziale di 5-0, il punteggio a otto dal termine è di 11-2 per il Settebello. Il finale serve così solo per aggiornare le statistiche, Bertoli trova la gioia personale, Renzuto si fa cacciare, Magrakvelidze pone il punto del 14-3.