Il Settebello firma la seconda vittoria in acqua spagnola e avanza una candidatura credibile in ottica continentale. Dopo il morbido debutto con la Germania, la selezione di Campagna travolge la quotata Ungheria, sigillando i quarti con netto anticipo. Un giorno di riposo in più, una dose massiccia di fiducia e autostima. Non c'è partita nella piscina Bernat Picornell, il Settebello incanta per tempra e sicurezza, in otto minuti punisce l'eccentrico Nagy cinque volte. Marcz rimescola le carte ma la rinnovata Italia ha la risposta pronta. 12-5, una lezione ai maestri magiari.
L'approccio azzurro è ai limiti della perfezione. La difesa oscura ogni sortita ungherese, non c'è spazio per tessere la tela, l'Italia legge la trama altrui e recupera palla e spazio. Funziona anche il sistema-Campagna, davanti è un vorticoso mulinare di braccia, si accarezzano i due lati della vasca, si trova sempre o quasi il pertugio per concludere. Due gol in superiorità - a firma Bodegas e Renzuto - tre reti in parità numerica - ancora Bodegas, Molina e Gallo. Un tempo, 5-0. Il Settebello accusa un piccolo passaggio a vuoto nei secondi otto minuti. Dopo la segnatura di Velotto, si inceppa la nostra nazionale, l'Ungheria ha un moto d'orgoglio e risale la china. Tre reti consecutive accorciano il disavanzo, danno un senso ai sedici minuti ancora a cronometro.
Le velleità di Manhercz e compagni sbattono però sulla solidità del gruppo tricolore. Del Lungo non subisce gol nel terzo periodo, Gallo e Di Fulvio restituiscono all'Italia un vantaggio di sicurezza. 9-4 per entrare nel frangente conclusivo. Di Fulvio, Figlioli, come sempre un fattore, e Fondelli ingigantiscono la performance azzurra, è una caporetto per l'Ungheria, a nulla vale il timbro al tramonto di Angyal. Si complica l'Europeo magiaro, corre invece il Settebello.