Lo Zenit Kazan ha sfatato il tabù Mondiale per Club di volley maschile, l'unico trofeo che fino a stasera mancava nella sua ricca bacheca. La Lube Civitanova Marche, alla sua prima partecipazione nella manifestazione, si è fermata ad un passo dal titolo. Il successo dei russi è apparso meno netto di quanto non dica il punteggio. I marchigiani hanno provato a giocarsela, squagliandosi però nei momenti decisivi dei singoli parziali.

Giampaolo Medei ha mandato in campo il seguente 6+1: palleggiatore Micah Christenson, opposto Tsvetan Sokolov, centrali Davide Candellaro ed Enrico Cester, schiacciatori Osmany Juantorena e Jiri Kovar, libero Jena Grebennikov. Sull'altro fronte sono stati schierati tra gli altri da Vladimir Alekno: il palleggiatore Butko, l'opposto Maxim Mikhailov, i centrali Volvich e Gutsalyuk, gli schiacciatori Wilfredo Leon e Matt Anderson, il libero Verbov.

Il primo set è stato in equilibrio e si è deciso ai vantaggi. A condannare la Lube sono stati: gli 8 errori al servizio e i 2 set point sprecati. Poi sono arrivati un attacco out di Candellaro e un muro dei russi. Un vero peccato perché la formazione di Giampaolo Medei è riuscita a giocarsi il parziale alla pari con i russi. In quello successivo i campioni d'Italia hanno sprecato in 2 occasioni un vantaggio di 3 lunghezze. I marchigiani hanno incontrato notevoli difficoltà a passare con i centrali. E' dovuto entrare Stankovic per Candellaro. Lo Zenit Kazan ha vinto il parziale con la pazienza e la maggiore lucidità nei vari fondamentali. La formazione di Alekno nel terzo set è stata messa in difficoltà dalla Lube come nelle occasioni precedenti ma alla lunga ha saputo venire a capo della matassa. Ai marchigiani non è bastato un grande Osmany Juantorena. L'attacco russo ha avuto la meglio ma anche il muro ha fatto bene la sua parte. Nelle file dello Zenit Butko non solo ha saputo innescare al meglio le sue principali bocche da fuoco, ma ha fatto male pure al servizio, rivelandosi il miglior battitore della rassegna.

Nella finale per il terzo posto si sono imposti i brasiliani del Sada Cruzeiro per 3-0 sui polacchi dello Skra Belchatow. Alla formazione sudamericana non è riuscita l'impresa di eguagliare i 4 successi consecutivi ottenuti dalla Diatec Trentino al Mondiale per Club.

Lo Zenit Kazan ha alzato al cielo il trofeo, soffrendo magari un po' ma facendo valere la sua esperienza nel giocare partite importanti. La Lube ha realizzato un cammino quasi perfetto ed è uscita sconfitta a testa alta. La notizia del primato mantenuto nella Superlega UnipolSai non basterà probabilmente a cancellare l'amarezza per un'occasione sprecata. I ragazzi di Giampaolo Medei vanno comunque applauditi e ringraziati.

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Alessandro Brugnolo
Senza sport non so stare poichè per me rappresenta uno stile, una filosofia di vita.