È una meravigliosa impresa quella messa in scena dalle azzurrine della nazionale pre-juniores in Argentina. Le giovanissime italiane, infatti, hanno fatto valere tutta la supremazia tecnica della pallavolo tricolore nel Campionato del Mondo di categoria portando a casa uno splendido oro. Partita di certo con i favori del pronostico e da campionessa uscente, la squadra, affidata alla sapiente guida del ct Mencarelli, ha giocato ogni partita con la pressione di chi deve vincere; le azzurre, però, hanno spalle larghe a sufficienza per sopportarne il peso e concludono il Mondiale con un percorso netto. Il lungo torneo iridato permetteva, infatti, un solo passo falso nel girone di qualificazione alle fasi finali, ma Populini e compagne hanno voluto strafare: zero sconfitte e pochissimi set lasciati per strada grazie a un gioco attento e completo, a terminali offensivi già pronti alla categoria superiore e a una palleggiatrice lucida e trascinatrice in ogni momento.

L’esordio è stato da rullo compressore: a farne le spese è la Serbia, contro cui le italiane conquistano il primo di molti 3-0 (25-15, 25-18, 25-18); è venuta poi la Polonia, l’unica formazione con il merito di aver impensierito il percorso azzurro, ma la vittoria è stata ancora italiana per 3-2 in rimonta (22-25, 25-16, 25-20, 23-25, 15-12); i successivi due 3-0 contro Colombia e Thailandia hanno poi dato il via all’incredibile scalata azzurra dal punteggio netto. Il primo avversario nella fase a eliminazione diretta è stato il Perù, eliminato agilmente con un altro 3-0 (25-20, 25-13, 25-13); nei quarti di finale è stata la volta degli USA, sempre con lo stesso punteggio e con un primo set da squadra di altra categoria (25-7, 25-16, 25-13). Approdate in semifinale, le ragazze di Mencarelli hanno dovuto vedersela con la Turchia in una partita che, solo a raccontarla, sembrerebbe incredibile: avanti 2-1 nei parziali, le azzurre recuperano lo svantaggio di 18-24 nel quarto set con un break di 8-0 e portano a casa la finale che vale l’oro. A sorpresa le avversarie sono le ragazze della Repubblica Dominicana che, dalla loro, hanno un’esuberanza fisica impareggiabile. Nella finale le azzurrine lavorano di grinta e carattere, sopperendo a una giornata difficile per Populini e Pietrini con una compattezza di gruppo mai vista nelle altre formazioni: il primo set scorre in equilibrio con l’Italia che, sul finale, amministra meglio i palloni e vince 25-23. Nella seconda frazione le caraibiche reagiscono alla provocazione conducendo dall’inizio alla fine: 19-25. Le italiane non ci stanno e la reazione azzurra è da standing ovation: 25-12 nel terzo set. Il quarto set è la rappresentazione dell’equilibrio e della tensione: le due formazioni scorrono parallelamente fino al 20 pari quando, grazie a una serie di errori avversari, le italiane trovano il là per portare a casa l’incontro: 25-20 e medaglia d’oro.

Questo torneo è il giusto risultato di un movimento sempre in crescita e gestito sapientemente nell’alto livello. Mencarelli porta a casa il suo terzo mondiale giovanile, abile condottiero di giovani donne pronte a spiccare il volo, sempre lucido e con una conoscenza del mestiere che non ha pari neanche all'estero. Le azzurrine spiccano tra tutte, entusiasmano la Nazione e conquistano l’affetto del pubblico locale che, in occasione della finale, tifa Italia e gioisce con noi. Ben quattro, poi, i premi individuali protati a casa dalle italiane: Enweonwu miglior opposta, Fahr miglior centrale, Morello miglior palleggiatrice, Pietrini MVP. Ma a non citarle tutte non saremmo corretti. E allora capitan Populini, Lubian, Battista, Kone, Panetoni, Peruzzo, Scola, Tanase: tutte loro, nessuna esclusa, sono le migliori giocatrici del Mondo.

The moment is now: il momento è adesso. Il momento, ragazze, è appena iniziato.