L'Italia si deve inchinare al Brasile nella finale del World Gran Prix. Le azzurre di coach Mazzanti tengono duro fino al quarto set ma nel tie break la stanchezza le attanaglia e nulla possono di fronte ad un grande Brasile. Unico rammarico un terzo set, completamente dominato, in cui si spegne la luce alla fine e la squadra di coach Guimaraes riesce a portare a casa la vittoria della competizione, facendo il bis con l'anno scorso.
Formazione invariata per le azzurre rispetto alla vittoriosa semifinale con la Cina: Malinov, Egonu, Lucia e Caterina Bosetti, Chirichella, Folie . Il Brasile, detentore della coppa, di Jose Roberto Guimaraes risponde invece con Adenizia, Roberta, Tandara, Natalia, Drussyla, Ana Beatriz.
L'inizio di primo set è molto equilibrato, gli attacchi riescono a superare le difese. Il primo break lo piazza il Brasile con la battuta di Tandara e grazie all'attacco di Drussyla è 8-4 al primo timeout tecnico. La chiacchierata con Coach Mazzanti fa bene alle azzurre in attacco, ma le offensive sudamericane sono ottime e le nostre non riescono a metterci una pezza, 10-5. Da qui iniziamo piano piano a recuperare qualche punto, fino ad arrivare a 12-9. Le azzurre però si bloccano e il Brasile approda a 14, Coach Mazzanti chiama timeout tecnico. Pausa decisiva tanto che l'Italia ritorna sotto fino al 14-12, carioca sopra di tre al secondo stop del parziale. Filotto tricolore per la parità, l'Italia continua a spingere sul piede dell'acceleratore e riesce a spingersi fino al 20-18 prima e 23-21 poi. La nostra nazionale non è cinica nel chiudere il set e si fa raggiungere a quota 23. Le brasiliane approfittano di un errore della Egonu in attacco per portarsi il set a casa sul 26-24.
L'inizio di secondo set è spalla a spalla, le squadre procedono affiancate fino a quota 3, quando l'Italia alza la voce e sale 5-3 e poi 8-5 al primo time-out tecnico. Il Brasile prova ad accorciare, ma le ragazze allenate da coach Mazzanti mantengono sempre 3 colpi di vantaggio, con l'attacco molto produttivo grazie ad Egonu e le sorelle Bosetti. L'Italia non stacca la spina e al secondo timeout tecnico arriva con un vantaggio di 4: 16-12. Anche sei lunghezze di vantaggio sul 19-13 e addirittura sette sul 21-14 e sul 23-16. Non resta che aspettare la fine del set, l'Italia pareggia i conti con il Brasile imponendosi 25-17.
Nel terzo set, è parità fino a quota 5, prima che Egonu si inventi il punto del 7-5 e vada poi al timeout tecnico avanti 8-5. Il Brasile esce meglio dal timeout e grazie ad alcuni muri riaggancia l'Italia a 8, Mazzanti ferma il gioco. L'Italia prova di nuovo a scappare sul 13-10 ed inchioda il Brasile sul 16-11 grazie ad un'ottima produzione offensiva e una De Gennaro definitivamente nell'elitè mondiale del ruolo. Scatenate le italiane, avanti addirittura 18-11, con coach Guimaraes che prova a svegliare il gruppo verdeoro. Le atlete in giallo recepiscono il messaggio e aumentano l'andatura, per poi sfruttare il blocco completo delle azzurre, che, dal 20-15, si fanno raggiungere a quota 21, complice l'ottima lettura della retroguardia brasiliana sugli attacchi della nostra principale arma, Paola Egonu. Adenizia show, 25-22.
Le azzurre sono ricche di rabbia per la fine del terzo set e partono subito a bomba portandosi sul 3-0 e poi sul 6-3, fino ad arrivare al primo timeout tecnico avanti 8-5. Dopo la pausa, non cambia molto, le ragazze italiane vogliono vendicare il set precedente e spingono fino a toccare il 10-5 e poi il 12-7. Le azzurre non hanno nessuna intenzione di fermarsi e vanno al secondo mini-riposo in vantaggio 16-10. Le brasiliane si riaffacciano sul meno 4, ma i nervi delle nostre sono ben saldi. Sul 22-19, qualche brivido, ma il tramonto è azzurro. 25-22, tie-break.
Il quinto e decisivo set vive un'iniziale fase di stallo, fino a quando Ana Beatriz non mura Lucia Bosetti e la Egonu non controlla la potenza del colpo. Il Brasile decolla, 8-3. Coach Mazzanti nulla può fare, pilota automatico per le nostre rivali, Italia in apnea. 11-4. Traguardo vicino, 15-8. Spunti importanti, l'Italia è di nuovo tra le grandi della pallavolo, aldilà della sconfitta.