Una Federica Pellegrini che non finisce mai di stupire colleziona la sorpresa più grande nella quarta giornata dei Mondiali di Budapest 2017. La nuotatrice veneta si conferma una fuoriclasse da grandissimi appuntamenti, aggiudicandosi per l’ennesima volta la sua gara, i 200 stile libero, davanti all’americana Katie Ledecky e all’australiana Emma McKeon, argento ex aequo. A completare la giornata azzurra, dopo il trionfo della Pellegrini, ecco Gabriele Detti: il livornese ritocca il record europeo negli 800 s.l., in 7:40.77, vola verso l’oro e precede il polacco Wojdak e il compagno e amico Gregorio Paltrinieri, comunque di bronzo. Solo quinto Sun Yang, spauracchio cinese della vigilia. Nelle altre finali in programma, da segnalare i successi del solito Adam Peaty nei 50 rana (sesto Fabio ScozzolI), del sudafricano Chad Le Clos, che la spunta di un soffio sull’ungherese Lazslo Cseh nei 200 farfalla, e della staffetta statunitense nella 4X100 mista mista.
E’ proprio Federica Pellegrini ad aprire il pomeriggio di Budapest alla Duna Arena, con la finale dei 200 stile libero. La Divina parte dalla sesta corsia, con il quarto tempo, sulla carta alle spalle di Katie Ledecky ed Emma McKeon. Ma l’americana incappa in una gara sotto i suoi standard, senza riuscire a fare la differenza dopo i primi cento metri, ed è lì che il talento della fuoriclasse italiana brilla in modo cristallino. La Pellegrini accelera quando sa e deve – negli ultimi 75 metri – dando vita a una rimonta entusiasmante, che la conduce a vincere anche abbastanza nettamente, in 1:54.73, davanti proprio a Ledecky e McKeon, argento ex aequo, in 1:55.18. Quarta la russa Veronika Popova, in 1:55.26, mentre l’ungherese Katinka Hosszu si scioglie in una gara mai stata completamente sua, in 1:56.35. La gara successiva è rappresentata dalle semifinali dei 100 stile libero maschili, in cui Ivano Vendrame conclude la sua esperienza iridata con il tredicesimo tempo, in 48.71. Tra i favoriti, impressiona il francese Mehdy Metella, che domina la prima semi in 47.65, facendo meglio dell’australiano Jack Cartwright (quinto assoluto in 47.97), del britannico Duncan Scott (sesto, in 48.10) e del brasiliano Marcelo Chierighini, settimo in 48.31. Nella seconda eliminatoria risponde l’americano Caeleb Dressel, che di potenza ottiene il secondo crono totale, in 47.66, regolando il connazionale Nathan Adrian, in 47.85, e l’australiano Cameron McEvoy, in 47.95.
Nelle semifinali dei 50 dorso femminili la brasiliana Etiene Meideros strappa il primo posto complessivo alla favorita cinese Fu, precedendola di un solo centesimo, con il tempo di 27.18. Saranno loro due a giocarsi l’oro domani, mentre l’americana Kathleen Baker, 27.49, la britannica Georgia Davies, 27.49 e l’australiana Emily Seebohm, 27.51, paiono essere un gradino sotto nella lotta al primo posto. Splendida, come da previsioni, la finale dei 200 farfalla maschili, in cui la zampata giusta è del sudafricano Chad Le Clos, oro in 1:53.33, davanti all’ungherese Lazslo Cseh, argento in 1:53.72. Gara vibrante, con Le Clos che prova la fuga nei primi cento metri, salvo poi subire l’ormai tipica rimonta di Cseh. Stavolta il sudafricano accumula però margine sufficiente, resiste al ritorno del rivale e si conferma campione del mondo. Il bronzo va al giapponese Daiya Seto, in 1:54.21, che piega l’altro magiaro Tamas Kenderesi, 1:54.21 contro 1:54.73. Staccati il danese Vicktor Bromer, in 1:55.50, e l’americano Jack Conger, in 1:57.98.
Bis di Adam Peaty nella finale dei 50 rana maschili. Il britannico non smette di sbagliare, dimostrandosi imbattibile, nonostante una partenza non perfetta. Ma un’accelerazione delle sue gli basta per spaccare in due la vasca nella seconda parte di gara, per un oro scontato, in 25.99. Si devono accontentare dell’argento e del bronzo il brasiliano Joao Gomes, in 26.52, e il sudafricano Cameron Van Der Burgh, in 26.60. Giù dal podio Felipe Lima, altro brasiliano, in 26.78, mentre è sesto un ottimo Fabio Scozzoli (26.91), tornato a buoni livelli. Carte mischiate nelle semifinali dei 200 farfalla femminili. Con Katinka Hosszu reduce dalle fatiche della finale a stile, è la tedesca Franziska Hentke a far segnare il miglior tempo dell’eliminatoria, in 2:06.29, facendo meglio della cinese Yilin Zhou, seconda in 2:06.63, e della spagnola Mireia Belmonte Garcia, terza in 2:06.71. Seguono la giapponese Suzuka Hasegawa, in 2:07.01, e la stessa Hosszu, in 2:07.37. Eliminata Stefania Pirozzi, undicesima in 2:08.62. L’americano Chase Kalisz fa registrare il miglior tempo complessivo nelle semifinale dei 200 misti, in 1:55.88, ma il favorito per la finale di domani sembra essere il giapponese Kosuke Hagino, che vince la sua eliminatoria sul velluto, in 1:56.04. Da valutare le possibilità del britannico Max Litchfield, terzo in 1:56,70, dello svizzero Jeremy Desplanches, quarto in 1:56.86, e dell’altro nipponico Daiya Seto, quinto in 1:56.92
Grandi emozioni anche nella finale degli 800 stile libero maschili, in cui il cinese Sun Yang sparisce dalla lotta per il podio dopo metà gara, mentre è Gabriele Detti a trionfare, stampando il nuovo record europeo in 7:43.77. Intelligente la condotta del livornese, che prova a forzare nel primo quarto di gara, poi rallenta, lasciando spazio a Gregorio Paltrinieri e al polacco Wojciech Wojdak, che lottano spalla a spalla a centro vasca. Il finale sorride però a un Detti impetuoso, che vola negli ultimi 150 metri, verso un fantastico oro, mentre Wojdak fa meglio di Paltrinieri, prendendosi la medaglia d’argento (7:41.73 contro 7:42.44). Male Sun Yang, in 7:48.87, preceduto anche dal norvegese Christiansen, quarto in 7:44.21. Chiusura con la 4X100 mista mista: a trionfare sono gli Stati Uniti, che ritoccano il record del mondo già stabilito stamattina, con un eccezionale 3:38.56, che porta la firma di Matt Grevers a dorso, di Lilly King a rana, di Caeleb Dressel a farfalla e di Simone Manuel a rana. Costretta alla resa – e all’argento – l’Australia di Larkin, Cave, McKeon e Bronte Campbell, seconda in 3:41.21. Bronzo ex aequo per Canada e Cina, mentre la Gran Bretagna ottiene il record europeo, in 3:41.56 grazie a Georgia Davies, Adam Peaty, James Guy e Siobhan O’Connor. Ottava l’Italia di Matteo Milli, Nicolò Martinenghi, Ilaria Bianchi e Federica Pellegrini, in 3:46.33