Katie Ledecky esce dalla prima virata e il vantaggio sulle inseguitrici è nell'ordine dei 2-3 metri. Inizia così la sua cavalcata mattutina nei 1500. Batteria di semplice approccio, non c'è la ricerca esasperata del tempo. Il margine assume, con lo scorrere delle vasche, proporzioni eclatanti, tale è il divario tra la Ledecky e il resto del mondo. Copre la distanza in 15'47"54. Alle sue spalle si colloca Mireia Belmonte Garcia - 16'05"37.
La spagnola rientra in una cerchia di quattro atlete destinate a giocarsi i due restanti gradini del podio. Le altre tre provengono dalla seconda batteria e a guidarle è la cinese Hou - 16'05"87. L'asiatica piega Simona Quadarella - 16'07"08 - nei 50 metri che conducono all'arrivo. Piace l'impronta dell'azzurra, sempre in linea con le migliori, spesso una punta avanti. Chiaro il tentativo di toccare per prima, nulla da fare, però, al cospetto del rush finale della Hou. Infine, Boglarka Kapas. L'ungherese - 16'09"60 - cede in modo netto dopo 1400 metri. Scelta conservativa o carenza di passo? Da tenere comunque in considerazione.
Più attardate, infine, le altre finaliste: Kobrich, Hassler e Kesely lottano per un semplice piazzamento.