Tra sabato e domenica si è giocata l’ottava giornata di ritorno della Samsung Gear Cup di Serie A1. Ancora una volta i match previsti dal calendario hanno dimostrato l’assoluta imprevedibilità del massimo torneo italiano. L’Unet Yamamay Busto Arsizio e la Pomì Casalmaggiore sono state vittime di un brutto scivolone, mentre l’unica certezza, ad ora, è l’incredibile stato di forma dell’Imoco Conegliano che inanella la quattordicesima vittoria consecutiva.
IMOCO VOLLEY CONEGLIANO - METALLEGHE MONTICHIARI 3-0 (25-18, 25-17, 26-24) - Giocata sabato sera, la quattordicesima meraviglia consecutiva delle pantere venete ha messo in luce lo stato di grazia con cui Conegliano sta affrontando il campionato. A farne le spese è stata la penultima in classifica: Montichiari, nelle ultime uscite apparsa fortemente aggrappata alle esili speranze di salvezza, non ha potuto nulla contro lo strapotere fisico e tecnico dell’Imoco. Skorupa si è appoggiata soprattutto al suo opposto Ortolani (20 punti) e all’asse americano in posto 4 (Robinson e Fawcett 27 in coppia); è stata buona anche la prova dei centrali, soprattutto l’azzurra Danesi con 10 punti. Tra le bresciane, Dalia è stata costretta a rifugiarsi nella palla alta a causa della ricezione: Malagurski è stata infatti la migliore con 18 punti, ma è troppo poco, soprattutto considerando che nessuna delle sue compagne ha raggiunto la doppia cifra. Da segnalare anche l'ingresso della diciassettenne bergamasca Boldini al palleggio. Clicca qui per leggere il nostro articolo.
POMÌ CASALMAGGIORE - LIU JO NORDMECCANICA MODENA 1-3 (25-15, 18-25, 29-31, 22-25) - È stato l’anticipo televisivo del weekend e Modena ha deciso di mettere in campo una delle sue prime prestazioni davvero convincenti davanti alle telecamere di RaiSport. Escluso il primo parziale, dove le casalasche sembravano destinate a un altro facile 3-0, le ragazze di Marco Gaspari hanno giocato con una marcia in più, riuscendo anche ad avere la meglio ai vantaggi nell’incredibile terza frazione dell’incontro. Il PalaRadi, dopo la qualificazione alla final four di Coppa Italia, ha continuato a portar bene alle emiliane che, ad esclusione di Marcon sostituita a inizio secondo set, hanno giocato di equilibrio e non di individualità. Casalmaggiore ha messo in evidenza Stevanovic (16 punti), ma poco altro: grande assente Fabris con solo 7 punti al termine dell’incontro.
IGOR GORGONZOLA NOVARA - SAUGELLA TEAM MONZA 3-0 (25-22, 25-19, 25-19) - Novara ha messo fine alla recente striscia di risultati negativi. A farne le spese è stata Monza che ancora non può festeggiare la salvezza nel suo primo anno di Serie A1. Le migliori tra le piemontesi sono state Plak e Barun con rispettivamente 15 e 13 punti; anche Piccinini ci ha messo lo zampino, portando equilibrio nella prima e nella seconda linea. Monza ha provato a rispondere al centro con Candi (8 punti), ma è stata ancora una volta da cancellare la prestazione di Tomsia, presto sostituita da Nicoletti che, in poco più di un set, ha messo a terra bene 9 palloni.
SÜDTIROL BOLZANO - SAVINO DEL BENE SCANDICCI 2-3 (14-25, 17-25, 25-23, 25-21, 9-15) - Bolzano ha conquistato la matematica salvezza grazie a un match contro Scandicci che, in realtà, è stato equilibrato solo nel terzo e quarto set. Le toscane non sono riuscite ancora a essere efficienti per tutta la durata dell’incontro, riducendosi a portare a casa la partita con l’ennesimo tie break della stagione. Finalmente sono riuscite a convincere tutte e tre le straniere in contemporanea: Havlickova fa 26 punti, Meijners 18 e Adenizia 16, ma è mancata ancora Arrighetti che, in questa stagione, non è ancora riuscita ad intendersi con Rondon. Bolzano ha gioca ancora una volta una partita corale, con alcuni picchi soprattutto di Bartsch (18 punti).
IL BISONTE FIRENZE - UNET YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 3-0 (25-23, 25-16, 25-14) - Ennesima vittima illustre di Firenze in questo torneo. Al Nelson Mandela Forum, infatti, Busto Arsizio è scivolata facendosi male. Per le lombarde, nonostante il ritorno in campo di Stufi a seguito dell’infortunio, l’asse Diouf-Martinez ha funzionato solo a metà: la dominicana va a segno 16 volte, ma è stata l’opposto azzurro a non essere incisiva come al solito. Firenze ha risposto con Sorokaite (19 punti) e Enright (16) e tanto è bastato per portare a casa il match e per conquistate la matematica salvezza.
CLUB ITALIA CRAI - FOPPAPEDRETTI BERGAMO 1-3 (20-25, 27-25, 25-27, 21-25) - Bergamo ha rischiato, ma alla fine ha portato a casa l’incontro. Tutt’altro che scontata alla vigilia, la partita è stata equilibrata, ma la Foppapedretti, ancora in difficoltà perchè senza opposto e senza Popovic, è riuscita a far valere la propria esperienza contro un avversario che, al girone d’andata, aveva vinto il tie break al PalaNorda. Tra le fila delle azzurrine è stata ancora Egonu a valere per due con 36 punti finali; in evidenza anche la giovanissima Enweonwu, subentrata a Piani nel secondo set, che ha terminato l’incontro con 16 punti. Dall’altra parte della rete è stata Sylla a fare la differenza con 24 punti, aiutata anche da Partenio che, da opposto, è andata a segno 17 volte e da una Lo Bianco ancora magica a 37 anni.