Nonostante manchi ancora all’appello Il Bisonte Firenze - Pomì Casalmaggiore (posticipata al 2 marzo), il settimo turno del girone di ritorno della Samsung Gear Cup di Serie A1 ha già regalato risultati a sorpresa e il solito grande equilibrio. Ancora una volta sono ben tre gli incontri terminati al tie break e solo il match tra la capolista Imoco Conegliano contro il fanalino di coda Club Italia Crai si è concluso con un secco 3-0. Vediamo quindi tutte le partite nel dettaglio.
LIU JO NORDMECCANICA MODENA - IGOR GORGONZOLA NOVARA 3-2 (25-20, 26-28, 30-28, 22-25, 15-7). Si è giocato al PalaPanini il classico anticipo del sabato sera. Le padrone di casa di Modena sono riuscite a offrire una prestazione convincente e a farne le spese sono state le ragazze di Novara, ormai alla terza sconfitta consecutiva dopo una striscia vincente di ben undici gare. Il match si è giocato ad armi pari e solo durante il tie break Piccinini e compagne hanno tirato i remi in barca lasciando alla Liu Jo la possibilità di portarsi comodamente a casa i due punti. Fenoglio non ha comunque lasciato niente di intentato, alternando all’interno della partita praticamente tutte le sue giocatrici: le due palleggiatrici, Cambi e Dijkema, hanno però trovato costantemente pronte solo Chirichella (19 punti) e Barun (23), troppo poco per poter portare a casa l’incontro. Dall’altra parte, invece, Ferretti ha orchestrato un gioco più vario in cui oltre ai centrali, sempre pronti quando la ricezione lo permetteva, si sono fatte valere sia Ozsoy sia Brakocevic.
UNET YAMAMAY BUSTO ARSIZIO - SAVINO DEL BENE SCANDICCI 3-1 (25-22, 29-27, 12-25, 25-23). Difficile prevedere, ai nastri di partenza, che due formazioni così diverse come Busto e Scandicci avrebbero lottato per le stesse posizioni. Se le farfalle però stanno superando le aspettative, è però Scandicci a deluderle in pieno. Ancora una volta la squadra toscana non è riuscita a trovare il proprio equilibrio interno riducendosi a giocare punto a punto contro la Yamamay. Per Scandicci ha funzionato bene Havlickova (23 punti e mai sostituita), mentre ha sbagliato partita Meijners che nelle ultime due frazioni lascia il campo in favore di una più incisiva Loda. Nel reparto centrali, croce e delizia della squadra per via di una sintonia altalenante con Rondon, ha girato bene solo Adenizia, mentre Arrighetti è stata assente soprattutto a muro. Il gioco di Busto Arsizio è stato tutto nelle mani di Diouf e Martinez che, in coppia, hanno messo a terra ben 53 punti. Per l’opposto azzurro questa è stata l’ennesima prestazione determinante che di fatto mette a tacere tutte le polemiche relative alla sua partecipazione a San Remo e la inserisce nuovamente tra le pretendenti alla maglietta della Nazionale.
CLUB ITALIA CRAI - IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 0-3 (23-25, 22-25, 11-25). Altra gara da dimenticare per le azzurrine, costrette a scontarsi contro una Conegliano in striscia positiva e spietata nel chiudere i set nonostante l’equilibrio nelle prime due frazioni. Per il Club Italia è stata a mezzo servizio Orro, sostituita degnamente da Morello. Ancora una volta, l’unica che si è dimostrata a livello è Egonu, fenomeno azzurro capace di andare a segno ben 22 volte. Per le pantere è stato invece solo un buon allenamento: il nuovo assetto con la diagonale di posto 4 interamente americana ha continuato a funzionare bene; spazio anche a Barazza che ha chiuso l’incontro con 10 punti e 3 muri, intramontabile.
METALLEGHE MONTICHIARI - SÜDTIROL BOLZANO 3-2 (23-25, 25-20, 25-21, 21-25, 15-13). Ennesimo inaspettato colpo di reni per la formazione bresciana che continua ad aggrapparsi alla sottile speranza di salvezza in questa stagione disgraziata. A farne le spese è una Bolzano che però non demerita: l’incontro ha dimostrato estremo equilibrio e Montichiari ha conquistato i due punti dopo una partita in cui entrambe le formazioni erano meritevoli di vittoria. Montichiari si è basata ancora sul trio Malagurski, Nikolic e Gioli. Bolzano ha mandato tutte le proprie atlete in doppia cifra, ma è da ricercare proprio nell’assenza di una giocatrice di riferimento l’incapacità di chiudere l’incontro del Südtirol.
SAUGELLA TEAM MONZA - FOPPAPEDRETTI BERGAMO 2-3 (18-25, 25-23, 28.26, 25-27, 13-15). Continua a sorprendere la neopromossa Monza e anche la Foppapedretti è stata costretta a lottare più del previsto. Ad esclusione del primo set, il match è stato incredibilmente equilibrato e tutti i parziali si sono decisi con soli due punti di scarto. Dall’Igna non ha potuto contare sul nuovo opposto Tomsia: dopo poco più di un set la polacca ha abbandonato il campo in favore di una più incisiva Nicoletti, ma è stata Begic (24 punti) il vero punto di riferimento delle brianzole domenica. Per Bergamo, invece, la migliore è stata Lo Bianco: senza opposto di ruolo e un centrale titolare, la fenomenale palleggiatrice azzurra è riesciuta a mandare quattro attaccanti su cinque oltre i venti punti. Infinita. Da segnalare anche Cardullo, ormai libero titolare da due partite, che ha ricevuto con l’85% di positiva e il 70% di perfetta.