La quindicesima giornata della Superlega UnipolSai A1 vede ancora la Lube Civitanova in testa alla classifica con 38 punti, dopo il successo per 3-1 sulla Lpr Piacenza al termine di un match comunque molto equilibrato e combattuto; al secondo posto con 35 punti troviamo la coppia Azimut Modena/ Diatec Trentino: gli emiliani hanno sofferto oltremodo contro la Revivre Milano riuscendo ad avere la meglio solo al quinto set, mentre i trentini hanno vinto l'anticipo del venerdì sera contro la Biosì Indexa Sora battendola per 3-1 e recuperando così 1 punto a Modena. Dietro questa coppia, a 34 punti troviamo la Sir Safety Conad Perugia, che ha vinto 3-1 in trasferta contro la Kioene Padova e ha colto la sua settima vittoria consecutiva. Al quinto posto della classifica, con 25 punti, e quindi molto staccata dalle prime quattro, rimane la Calzedonia Verona, orfana del dimissionario coach Giani e battuta 3-0 dall'Exprivia Molfetta; con la sconfitta patita contro la Lube, rimane ferma a 24 punti anche Piacenza, mentre sale al settimo posto con 22 punti la GiGroup Monza che ha superato 3-1 la Tonno Callipo Vibo Valentia, la quale rimane in ottava posizione con 18 punti, e a quattro di distanza dai brianzoli; al nono posto con 16 punti ferma anche la Bunge Ravenna, sconfitta a Latina dalla Top Volley che in un colpo solo abbandona l'ultimo posto scavalcando le sconfitte Padova, Milano e Sora, e con 14 punti si porta a una sola lunghezza di distanza da Molfetta che è a quota 15 punti dopo la citata vittoria ottenuta su Verona.
Lpr Piacenza- Cucine Lube Civitanova 1-3 Match davvero combattuto quello andato in scena al Palabanca di Piacenza tra la capolista Lube e la Lpr; dopo un'intensa battaglia in campo, infatti, la vittoria è andata ai marchigiani, capaci di essere cinici e concreti nei momenti decisivi dei set, mentre a Piacenza vanno gli applausi per come ha interpretato la partita, ma resta qualche rimpianto per alcune occasioni importanti non concretizzate in contrattacco. Top scorer del match è stato Hernandez con 21 punti, mentre coach Giuliani ha dovuto rinunciare a Marshall lanciando Parodi in sestetto; per Piacenza bene i due centrali Alletti e Yosifov dalle alte percentuali in attacco e quest'ultimo incisivo anche a muro con ben 5 realizzati, e bene anche il servizio, dove ha forzato molto ma, nonostante più errori, è riuscita ad essere più efficace. La Lube invece ha sofferto, soprattutto in attacco dove non è riuscita ad esprimere grandi percentuali, sebbene alla fine siano andati in doppia cifra Sokolov ( 17 punti), Juantorena ( 13 ) e Stankovic (11), ma come detto è stata molto cinica ed ha avuto la meglio in una battaglia anche nervosa con gli avversari. Coach Giuliani ha schierato la diagonale Hierrizuelo/ Hernandez, Clevenot e Parodi in banda, Alletti e Yosifov centrali , Papi e Manià ad alternarsi come libero; coach Blengini ha schierato la diagonale Christenson/ Sokolov, Juantorena e Kaliberda in banda, Stankovic e Cester centrali, Pesaresi libero. Nel primo set parte meglio Piacenza che si porta subito 8-4 grazie ai muri di Clevenot e Yosifov, ma la Lube recupera subito la parità raggiungendo Piacenza a quota 10; Christenson con un ace regala il primo vantaggio alla Lube, confermato poi dai contrattacchi di Sokolov e Kaliberda per il 12-15 Lube. Piacenza non si arrende e con il muro si porta a meno uno, e poi recupera la parità a quota 20 dopo un errore di Juantorena; il servizio di Hernandez fa male e consente alla Lpr di andare a condurre sul 22-20 grazie ad Alletti e Hierrizuelo; poi va Juantorena al servizio e piazza la serie che permette alla Lube di recuperare e vincere il set per 25-22 firmando anche l'ace finale. Anche nel secondo set è Piacenza a partire meglio, grazie al turno di servizio di Hernandez che porta la Lpr sul 4-0; anche questa volta però, pian piano la Lube recupera grazie al servizio di Christenson e soprattutto al muro che finalmente diventa efficace con Stankovic a firmare l'8 pari. Juantorena al servizio porta la Lube avanti 10-8, Hernandez risponde con la stessa arma ed è 11 pari; Sokolov sbaglia e la Lpr è di nuovo avanti, Christenson firma il nuovo pareggio, poi Clevenot ed Hernandez sbagliano ed è 18-15 Lube, che diventa 20-16 grazie a Stankovic. Hernandez al servizio riporta la Lpr a meno uno sul 21-20, ma una decisione arbitrale contestata su un mani-out regala 3 punti di vantaggio alla Lube, che però non bastano perchè il servizio del neo entrato Tzioumakas fa male e riporta Piacenza in parità a quota 23; è Kaliberda a firmare il break per il 25-23 che dà anche il secondo set alla Lube. Nel terzo set è la Lube a partire meglio, desiderosa di chiudere subito il match, e così con Stankovic si porta subito avanti 5-3; entra Zlatanov per Piacenza e Yosifov fa la voce grossa a muro, recuperando per due volte la parità a quota 8 e poi a quota 10. Il set è equilibrato e le due squadre sono punto a punto fino a quando la Lpr riesce a piazzare un break con Alletti a muro e Clevenot in contrattacco per il 16-13 Lpr; Piacenza che sfoggia buone percentuali in attacco e in cambio palla che coprono i tanti errori al servizio, ed inoltre Hierrizuelo riesce a sviluppare bene il gioco sui due centrali e così Piacenza si ritrova avanti 23-19; a nulla servono gli ingressi di Candellaro e Kovar nella Lube, e Clevenot firma l'ace del 25-20 Lpr che riapre la partita. L'inizio di quarto set è equilibrato, la Lube trova il primo break dopo un errore di Alletti e un ace di Christenson per il 5-4 Lube; Zlatanov guida Piacenza al recupero della parità a quota 7 e poi due errori di Candellaro la spingono avanti sul 12-9. L'attacco della Lube non gira, Piacenza sembra poter allungare ma Christenson e Sokolov riportano Civitanova a meno uno sul 16-15 Piacenza, la quale si conferma efficace al servizio e prova ad allungare ancora con un ace di Clevenot per il 18-15; Juantorena risponde al servizio e poi una nuova fiammata del muro della Lube rimette le due squadre in parità a quota 19. Candellaro con due muri firma il sorpasso della Lube sul 22-21, Hernandez sbaglia e la Lube conquista set e match sul 25-23 al termine di un match intenso ed equilibrato ,più di quanto dica la differenza di punti in classifica tra le due squadre.
Azimut Modena- Revivre Milano 3-2 Sono stati necessari cinque set a Modena per avere la meglio su Milano, autrice di una prestazione generosa e convincente; troppo molle e distratta la partenza di Modena, forse con la testa già alla Champions del martedì, nonostante non ci sia stato turnover. Ne ha approfittato Milano, che è partita forte ed affamata ed ha sfruttato al meglio nei primi due set l'apatia di Modena; poi, quando l'Azimut si è messa a giocare sul serio, alzando le percentuali al servizio e soprattutto in difesa e ricezione, ha avuto buon gioco a raddrizzare il match approfittando anche di un calo milanese. A confermare l'andamento del match le statistiche: tutto sommato l'attacco di Modena ha funzionato per tutto il match, rimanendo sempre sopra il 50%: Vettori è stato il più continuo con 21 punti e Ngapeth ha sfoderato un 64% in attacco, seppur al netto di 4 errori e 4 muri subiti, mentre Holt è stato il più positivo dei centrali in attacco, ma è mancato a muro, così come Le Roux è mancato al servizio. La pecca di Modena è stata la ricezione, e Milano ne ha approfittato forzando il servizio con Hoag, autore di 4 aces; per la Revivre buona prova complessiva di Starovic, Skrimov e dello stesso Hoag, ma le loro percentuali in calando ci dicono di quanto Modena sia cresciuta nel corso del match. Coach Piazza ha schierato la diagonale Orduna/Vettori, Ngapeth e Petric in banda, Holt e Le Roux centrali, Rossini libero; coach Monti ha schierato la diagonale Sbertoli/ Starovic, Hoag e Skrimov in banda, Galassi e Tondo centrali, Cortuna libero. Primo set che inizia in maniera equilibrata, con le squadre che lottano punto a punto e la Revivre che firma il primo break sfruttando il servizio di Hoag e le difficoltà in ricezione di Modena, che oltretutto sbaglia anche in attacco e la Revivre va sul 15-12; Piazza chiama time out e pesca dalla panchina, Milano allunga sul 18-15, ma l'Azimut prova a riportarsi sotto e per il 18-20 Revivre. Vettori firma due aces e Modena pareggia a 22, Petric e Hoag mettono a segno due attacchi potentissimi, poi lo stesso Hoag firma l'ace del 24-23 Revivre Cher chiude il set 25-23 sfruttando anche i tanti errori di Modena. Anche l'inizio del secondo set è equilibrato, ma è sempre la Revivre a piazzare il primo break, sempre a firma di Hoag che grazie al suo servizio fa volare Milano sul 9-6; la ricezione di Modena è troppo fallosa e Milano continua ad imperversare con il suo servizio, con Starovic che mette il punto esclamativo per il 18-14 Revivre. Modena trova una reazione grazie al subentrato Piano che si fa sentire a muro e riporta Modena a meno due, ma è un fuoco di paglia perchè Modena non riesce ad essere continua e ad entrare pienamente nel match, e così la Revivre non ha problemi a chiudere agevolmente il secondo set sul 25-21. All'inizio del terzo set si leva qualche fischio per Modena, la quale conferma Piano al centro e parte meglio portandosi sul 5-3; poi come d'improvviso, l'Azimut si sveglia e si mette a giocare sul serio, alzando tantissimo il livello della ricezione e della difesa senza concedere più nulla a Milano che si ritrova sotto 13-5 in un amen. Modena alza il livello del proprio servizio e Ngapeth inizia a picchiare forte: 4 aces di squadra nel set, Orduna trova in Piano un ottimo sbocco per il suo gioco ed anche Petric e Vettori attaccano con profitto, mandando in difficoltà Milano, che si ritrova sotto 19-9; Modena chiude il suo assolo vincendo il set 25-15 e riaprendo la partita. Il quarto set inizia in maniera equilibrata, con le due squadre che lottano punto a punto: Modena ora è pienamente in partita, Milano ci crede e prova a portare a casa l'intera posta, firmando anche il primo break per il 6-8. Ngapeth guida Modena al pareggio a quota 12, Piano firma il sorpasso Azimut per il 13-12 e Vettori firma due aces consecutivi che valgono il 15-12; è il momento decisivo del set, Milano si spegne gradualmente e non trova più l'apporto dei suoi attaccanti, con Hoag, fin lì il più positivo dei suoi, che cala vistosamente. Modena allunga ancora sul 20-17, quindi chiude il set agevolmente sul 25-20 e porta la gara al tie break. Quinto set che parte in maniera equilibrata, con Vettori che gioca con successo tutti i primi attacchi di Modena, ma Milano ribatte colpo su colpo, fino all'ace di Petric che vale il 7-5 Azimut, poi Vettori firma l'8-6 al cambio di campo. Un video check dà il 9-6 a Modena, ed è il colpo finale per Milano, appesantita dallo 0 su 4 di Starovic, mentre Modena attacca ora con il 75%, sfodera una ricezione finalmente incisiva, e si gode i punti in serie di Vettori e Ngapeth per il 15-11 finale che completa la rimonta su Milano, che, pur con qualche rimpianto, può essere soddisfatta del punto conquistato e dell'atteggiamento mostrato, che, se ripetuto anche contro altri avversari, sarà di sicuro foriero di punti.
Kioene Padova- Sir Safety Conad Perugia 1-3 Non si ferma più Perugia, che coglie il suo settimo successo consecutivo in campionato e si porta a meno uno dal secondo posto in classifica, occupato dalla coppia Modena/Trento. Vittoria importante, quella ottenuta dai ragazzi di Bernardi, perchè mancava Atanasijevic, e perchè Padova ha giocato un'ottima partita, soprattutto nella prima parte, con un atteggiamento e con un gioco in attacco e al servizio spregiudicato ed unito a una difesa su ogni pallone; ma la forza delle grandi squadre è quella di saper soffrire e trovare risorse da ogni componente, e così stavolta Perugia trova un apporto importante da Berger, schierato finto opposto, eletto MVP del match con 20 punti, che ha punito così la sua ex squadra mettendo a segno con cinismo tutti i punti fondamentali in ogni momento decisivo dei set. Per Padova top scorer Maar con 17 punti, oltre agli 11 di Giannotti e Fedrizzi. Perugia, oltre a Berger, ha potuto contare su un Russell da 15 punti e su un Podrascanin da 13; in doppia cifra anche Zaytsev. Coach Baldovin ha schierato per Padova la diagonale Zoppellari/ Giannotti, Maar e Fedrizzi in banda, Koncilja e Volpato al centro, Bassanello libero; coach Bernardi ha schierato Perugia con la diagonale De Cecco/ Berger, Zaytsev e Russell in banda, Podrascanin e Birarelli centrali, Bari libero. Il primo set vede Padova partire forte, sfruttando l'incisivo servizio di Giannotti per volare 4-1; Perugia pare sorpresa e sbaglia qualcosa in attacco, così Bernardi è costretto ad chiamare time out sul 6-2; Berger e Podrascanin riportano la Sir a meno uno sul 10-9 Padova, ma la Kioene è inarrestabile al servizio e Koncilja piazza l'ace del 19-15. Zaytsev sbaglia il servizio e regala il primo match point a Padova che chiude il set a proprio favore sul 25-19. Secondo set che parte in maniera equilibrata con le squadre che lottano punto a punto, ma con Padova che ancora si fa preferire in attacco, con un Maar molto potente e preciso che tiene avanti Padova sul 12-11; il break importante, però, lo firma Russell per Perugia che porta i suoi sul 15-17. Koncilja sbaglia il servizio ed è 22-24 Perugia che poi va a chiudere il set sul 22-25 grazie a un'invasione di Giannotti. Nel terzo set è Perugia a partire forte e a costruire un buon break grazie all'efficacia del suo muro e così la Sir riesce a portarsi sull'8-5; tuttavia Padova non molla e, sfruttando qualche errore di troppo di Russell rimane in scia a meno due sul 13-11 Perugia; tuttavia la Sir produce un gioco più efficace ed imprevedibile, grazie alla regia di De Cecco che con le sue giocate esalta gli attaccanti perugini e sviluppa bene il gioco sui centrali, rendendo molto difficili le letture difensive della Kioene Padova che si trova costretta ad alzare bandiera bianca cedendo il set per 19-25 in favore di Perugia che passa così al comando del match. Il quarto set vede un inizio folgorante di Perugia, che, grazie al suo muro, si porta subito sul 7-1; sale in cattedra Zaytsev al servizio e firma il 9-2, poi dopo un time out patavino continua a martellare in battuta e fa volare Perugia sul 12-2, e quindi sul 14-5, ma s'infortuna ed è costretto a lasciare il posto a Della Lunga. Tuttavia questa perdita non cambia il corso della gara, perchè il break costruito da Perugia è troppo grande ed importante da recuperare per Padova, e così la Sir porta a casa set e match senza patemi per il 25-18 finale.